L’AQUILA – L’indice Rt a 1.05 fa restare l’Abruzzo in zona Arancione. Il rischio quindi da “alto” passa a “moderato” e ad oggi la Regione avrebbe uno scenario compatibile con la zona gialla, mentre gran parte dell’Italia passa in rosso. Se i dati odierni perdurassero anche la prossima settimana, la Regione passerebbe in giallo, se non fosse che, per effetto del nuovo decreto-legge approvato oggi, tutte le Regioni gialle passano automaticamente in arancione fino a Pasqua.
Le misure restrittive adottate nell’area metropolitana e nei comuni maggiormente colpiti dal virus stanno dando risultati apprezzabili, anche se insufficienti a decretarne la cessazione e ad alleggerire la pressione ospedaliera, che rimane ai livelli più alti mai toccati prima. L’incidenza media settimanale si abbassa in tre province su quattro, tranne L’Aquila, e supera i 250/100.000 solo a Pescara (327). L’analisi dell’incidenza è stata comunque fatta ed elaborata non su base provinciale, ma sui territori dei singoli comuni e delle aree vaste. Risulta quindi ancora superiore ai 250 casi settimanali ogni 100.000 abitanti nell’area metropolitana Chieti-Pescara e in alcune realtà puntuali.
All’esito del costante monitoraggio in corso, l’elenco dei comuni sottoposti a misure più restrittive viene così modificato:
Provincia di Teramo: Silvi, Pineto e Roseto e si aggiunge Tortoreto.
Provincia di Chieti: Chieti, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Miglianico, Bucchianico, San Giovanni Teatino, Lanciano, Ortona, Francavilla al Mare, più Montazzoli oggetto di specifica precedente Ordinanza.
Provincia di Pescara: escono dalle restrizioni i comuni di Castiglione a Casauria, Torre de’ Passeri, Turrivalignani, Scafa, Caramanico Terme e San Valentino in Abruzzo Citeriore. Oltre ai restanti Pescara, Spoltore, Montesilvano, Città Sant’Angelo, Pianella, Lettomanoppello, Manoppello, Cepagatti, entrano nella fascia di maggiori restrizioni Collecorvino, Catignano, Rosciano, Moscufo, Cappelle sul Tavo.
Provincia di L’Aquila: Confermati Ateleta, Capitignano, Ovindoli, Castelvecchio Subequo, Cagnano Amiterno, Pizzoli. Esce Roccaraso. Si aggiungono Sante Marie e Rivisondoli.
Le misure maggiormente restrittive che si continueranno ad adottare sono le stesse attualmente in vigore, che per effetto dell’Ordinanza vengono prorogate fino a domenica 21 compresa. Per le scuole, la valutazione della situazione epidemiologica e il confronto con il mondo della scuola e i sindacati, suggerisce di rinviare a dopo Pasqua la riapertura in presenza. La Didattica a Distanza proseguirà per le scuole dei cicli delle primarie e secondarie in tutta la Regione.
Decisione, quella relativa alla scuola, ufficializzata dallo stesso presidente Marsilio, al termine di una lunga riunione a Pescara. Decisione certamente maturata in virtù dei numeri covid, ma anche alla luce delle tante polemiche sollevate nei giorni scorsi dai sindacati tutti uniti nel chiedere che lunedì 15 le scuole abruzzesi non tornassero in presenza. Di oggi, inoltre, lettere di sindaci come quello di Pescara, Masci, proprio per chiedere a Marsilio che tornasse sui suoi passi prorogando la didattica a distanza.
” Mentre buona parte dell’Italia passa all’arancione l’Abruzzo in arancione ci resta e questo significa che i provvedimenti presi fino ad oggi sono stati efficaci nella misura in cui i parametri più significativi sono rimasti nei livelli di contenimento che abbiamo sempre sperato. Molte regioni passano da giallo a rosso, l’Abruzzo resta nella zona dove era già”. Così il presidente Marsilio. Sul fronte vaccini: ” Se ne avessimo le quantità attese e dovute non impiegheremmo 3 mesi, che sarebbe comunque un ottimo risultato, bensì molto meno”.
Dai Dpcm dell’era Conte si passa al Decreto Legge del Governo Draghi. Da lunedì 15 sparisce il colore giallo: le regioni saranno divise tra arancioni e rosse. Altra novità: da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa.
Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone. Il coprifuoco resterà invariato dalle 22 alle 5. Le Regioni, si spiega ancora, potranno inasprire le misure se ad alto rischio varianti.