CHIETI – Un nuovo Cda all’Aca non sarebbe ben visto da tutti. Se ne parlerà venerdì a Città Sant’Angelo, lungo la strada Lungofino, in una manifestazione pubblica sulla situazione dell’Ente e sugli effetti di un ritorno di un consiglio di amministrazione alla guida dell’azienda consortile acquedottistica.
Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio insieme al comitato dei sindaci di Atri, Arsita, Bisenti, Brittoli, Casalincontrada, Civitella Casanova, Catignano, Elice, Pianella, Moscufo, Collecorvino, Manoppello, Cappelle sul Tavo, Montefino, Rosciano, Scafa, Torrevecchia Teatina illustrerà ai cittadini quello che sta avvenendo nell’ambito della riorganizzazione dell’ ACA e le ripercussioni all’interno dei Comuni delle province di Chieti, Pescara e Teramo.
Il sindaco Di Primio sottolinea che si tratta di “Una iniziativa inedita nel panorama politico abruzzese che intende denunciare all’opinione pubblica il folle tentativo di mettere a rischio una complessa ed articolata procedura di risanamento della società Aca, avviata con la scelta dell’amministratore unico, a fronte dei 120 milioni di euro di debiti cumulati a causa di pregresse e scellerate gestioni politiche degli anni scorsi.
La formula dell’amministratore unico, come del resto stabilito da una decisione unanime dell’assemblea, tre anni or sono e ormai definitivamente imposto anche dalla ultima normativa in tema di società pubbliche, il decreto Madia è quella più indicata per gestire situazioni complesse e delicate come quelle in cui versa la società Aca Spa, alle prese con la procedura di concordato preventivo. Temiamo che dietro un immotivato ritorno al Cda si nasconda l’inaccettabile volontà di ricondurre l’Aca a logiche clientelari e spartitorie”.