PESCARA – Carlo Costantini, capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale, è molto chiaro sull’accorpamento delle province. Secondo il leader dell’Idv “Discutere del riassetto di un ente totalmente privo di prospettive strategiche, che a mala pena riesce a pagare stipendi e spesa corrente, vuol dire parlare del nulla. Il Governo Monti – aggiunge Costantini – ha preferito limitarsi a riformarle con misure cervellotiche e palesemente incostituzionali che sembrano costruite apposta per far credere che si voglia cambiare qualcosa, perché poi in concreto non cambi nulla. In pratica Monti ha buttato nell’arena una lepre finta che i partiti inseguono affannosamente, non perché la ritengono una vera preda, ma solo per apparire capaci di pensare a qualcosa. Mentre in realta’ continuano ad occuparsi del nulla; ad inseguire, appunto, una lepre finta, solo per apparire vivi. Noi dell’Italia dei Valori ci chiamiamo fuori da questa ridicola farsa”.
Parlando della necessita’ di “favorire processi aggregativi dei Comuni” e quindi tra Pescara, Montesilvano e Spoltore, Costantini dice che il processo formale di questa proposta è concluso ma è “letteralmente seppellito dall’asse Pd- Pdl, ormai vivo e vegeto anche in Consiglio Regionale e terrorizzato dalla paura che nuove forme di democrazia partecipativa – come ad esempio il referendum consultivo richiesto per i tre comuni leader dell’area metropolitana – possano certificare la loro autoreferenzialità, rispetto alle aspettative concrete dei cittadini”.
Intanto annuncia che domani sarà presentata una proposta di legge costituzionale alle Camere per la soppressione delle Province. E, in occasione della prossima conferenza utile dei capigruppo, sarà sollecitata nuovamente, dice, l’adozione di quell’atto amministrativo del Consiglio Regionale che manca ad oggi per indire il referendum consultivo sulla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore.