LANCIANO – Stava annaffiando tranquillamente le sue piantine davanti casa. Evidentemente la cosa non è stata gradita dai vigili urbani in servizio. E così il suo tubo gli è stato sequestrato. E’ accaduto in pieno centro a Lanciano dove, in verità, vige un’ordinanza del sindaco Mario Pupillo emessa il 23 agosto che vieta l’uso dell’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico “per usi diversi da quello potabile”. I trasgressori, specifica il testo dell’ordinanza in vigore fino al 30 settembre prossimo, “saranno puniti con l’arresto fino a 3 mesi o con un’ammenda di 206 euro (art. 650 codice penale)”.
L’ordinanza del sindaco di Lanciano specifica che il divieto di “uso improprio dell’acqua potabile riguarda l’annaffiatura di orti e giardini privati, l’irrigazione campi, il lavaggio di autovetture, il lavaggio di spazi di aree private, il riempimento di vasche e piscine private ed altro utilizzo diverso dalle normali necessità domestiche e produttive”. Ora l’anziano signore lancianese dovrà cercare un altro modo per prendersi cura delle sue piantine.