PESCARA – Prima il dossier annuale di Legambiente. Ora anche ii dati ufficiali dell’Arta confermano che l’aria di Pescara è inquinata anche il primo mese del nuovo anno. Le zone in cui il i microgrammi di Pm10 sono risultati esagerati sono quelle del Teatro d’Annunzio, di via Firenze e di via Sacco (qualità pessima, 52 microgrammi per metro cubo, valore massimo 50), seguite da Montesilvano (qualità scadente, valore 47).
Tra i maggiori responsabili dell’inquinamento dell’aria, che si manifesta soprattutto in assenza di vento, c’è il riscaldamento domestico, ma un contributo significativo arriva anche dal traffico veicolare. Se non è ancora emergenza probabilmente è solo perché l’anno è appena iniziato, occorreranno altri dati come quelli diffusi ieri dall’Arta per confermare il problema.
“Per contrastare in maniera efficace l’inquinamento atmosferico – si legge in una nota di Legambiente – è indispensabile un’accelerazione nelle politiche della mobilità sostenibile, potenziando il trasporto sul ferro, l’uso dei mezzi pubblici e la mobilità nuova, e rendere così le auto l’ultima soluzione possibile per gli spostamenti dei cittadini. Dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza che contraddistingue ancora troppo i contenuti previsti nelle misure antismog e garantire un diverso modo di pianificare gli spazi nelle aree urbane, investimenti nella riqualificazione e nell’innovazione, nell’edilizia e nel riscaldamento, sistemi di mobilità innovativi e investimenti sul verde urbano.
Tra le proposte che Legambiente rilancia a Governo, Regioni e amministrazioni locali, per liberare le città dallo smog e renderle più vivibili ci sono: ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città; aumentare il verde urbano; una mobilità verso “emissioni zero”; priorità alla mobilità pubblica; fuori i diesel e i veicoli più inquinanti dalle città; riqualificazione degli edifici pubblici e privati; riscaldarsi senza inquinare; rafforzare controlli su emissioni auto, caldaie, edifici; intervenire su industrie e aree portuali”..