PESCARA – Ha confessato Sandro Buoiocchi, il figlio di Lucia Zafenza, morta il giorno di Natale all’età di 74 anni.
Inizialmente si pensava ad un decesso per cause naturali, visto che la donna era malata da tempo, ma due giorni dopo il figlio, Sandro Buoiocchi di 51 anni, è stato trovato dai militari della Guardia Costiera privo di sensi all’interno della sua auto imbottito di farmaci, accanto a lui un biglietto nel quale annunciava il suicidio. In ospedale, poi, l’uomo ha rilasciato una prima sommaria confessione al Pm Anna Rita Mantini, successivamente è stato trasferito al reparto di psichiatria.
E’ appena passato il giorno di Natale, anche in casa Buoiocchi, l’altro fratello di Sandro, Francesco, vede la madre esanime, allarmato chiama i sanitari del 118 che, nonostante vari tentativi per rianimarla, non possono che certificare il decesso di Lucia Zafenza di 74 anni. Sembra un comune caso di morte naturale visto che la donna era anche malata, ma l’episodio che fa scattare l’allarme avviene il pomeriggio del 27 dicembre quando gli agenti della Polizia di Frontiera vengono avvisati dalla capitaneria di Porto: in fondo alla banchina sud c’è una Fiat Panda, a bordo un uomo privo di sensi che viene trasportato immediatamente in ospedale, all’interno dell’auto una tanica di benzina da dieci litri, vari medicinali, ma soprattutto un biglietto con su scritto “A quest’ora mamma sarà già morta”.
L’uomo non ha documenti, ma su un foglietto c’è scritto il suo nome ed il suo indirizzo. Da questo elemento partono le indagini e si viene a scoprire che circa 48 ore prima sua madre è deceduta e che nello stesso pomeriggio del tentato suicidio di Buoiocchi si sono svolti anche i funerali. Altro elemento che insospettisce gli inquirenti, l’assenza, nella chiesa di Santa Caterina, di Sandro del quale il fratello Francesco aveva già denunciato la scomparsa.
A poco a poco tutti i tasselli cominciano a combaciare e quando mercoledì scorso i carabinieri arrivano in ospedale insieme al Pm Mantini è lo stesso Buoiocchi a lasciarsi andare ad un drammatico sfogo, ammettendo di aver avvelenato la madre il giorno di Natale con un’iniezione, stanco e depresso dopo aver dedicato la sua vita ad accudire la madre malata.
In mattinata la convalida da parte del Gip, dello stato di fermo disposto dal Pm, mentre già nella giornata di ieri, una volta che la Procura ha disposto il divieto di sepoltura, il medico legale Cristian D’Ovidio ha eseguito l’esame autoptico.