
ROMA – Il freddo non cala, anzi: è previsto proprio per oggi il picco del gelo siberiano, con minime di -6/7 gradi in pianura. Ieri a Livigno (Sondrio), la colonnina del mercurio si è mantenuta fra i -30 e i -32 gradi. Poco più “caldo” a Santa Caterina Valfurva con la minima a -24. A Madesimo -18 gradi. L’effetto Burian comincerà a diminuire da domani, quando le temperature inizieranno a salire.
Ma la situazione resterà ancora difficile sia a Roma sia a Napoli, dove le previsioni annunciano ancora neve domattina. Una situazione che ha semiparalizzato Roma e messo in ginocchio Napoli, dove una nevicata così abbondante risale a circa mezzo secolo fa.
Ritardi di oltre un’ora si stanno verificando da questa mattina ai treni in entrata e in uscita da Trieste, che è praticamente isolata. I problemi sono causati da guasti ad apparecchiature all’esterno della stazione ferroviaria, causati dal forte freddo che in nottata ha fatto registrare fino a oltre meno sei gradi.
Alla stazione si è formata una folla di viaggiatori che attende di partire per raggiungere almeno Venezia Mestre, snodo necessario per il raccordo con altre linee ferroviarie nazionali. Al momento non ci sono né treni in partenza né in arrivo.
In tutta la provincia più a Nord d’Italia il freddo polare nella notte è arrivato fino alle località di fondovalle. Quella di oggi si preannuncia essere la giornata più fredda dell’anno. Questa mattina Bolzano si è svegliata a -7 gradi, Merano con -8, Bressanone con -12, Brunico con -18 e Dobbiaco con -22. Primato di freddo in un centro abitato sono i -26 gradi a San Giacomo in Val di Vizze. A Predoi e Riva di Tures si registrano -24 gradi. In vetta alla Cima di Fontana Bianca a 3.253 metri la colonnina di mercurio è scesa a 28 gradi sotto zero. Quasi tutto il Veneto imbiancato, 5 centimetri di neve a Venezia.
Rfi garantisce per oggi l’80% delle corse Alta velocità sulla Napoli-Roma-Milano e il 70% di quelle regionali del Lazio. Ma Trenitalia cancella 43 treni e Italo conferma soppressioni. Previsto un ulteriore potenziamento tecnologico di Roma Termini all’interno del programma di investimenti pari a 100 milioni per i principali nodi metropolitani.
Troppo freddo in classe. Per questo motivo una cinquantina di studenti del liceo classico e scientifico Newton a Chivasso (Torino) ha abbandonato le aule ed è andata a manifestare davanti alla scuola. I giovani hanno esposto uno striscione con le frasi «Gli studenti al gelo non ci stanno. Il Newton alza la test», e spiegano che nella scuola l’impianto di riscaldamento non funziona a dovere, gli infissi sono rotti e i pavimenti obsoleti. Le temperature all’interno della scuola, negli ultimi giorni, non avrebbero mai superato i 14 gradi costringendo i ragazzi a stare a lezione con i giubbotti.