
CHIETI – Carichieti, Banca Marche, Banca Etruria e CariFerrara, che dopo il commissariamento avrebbero dovuto essere cedute, non hanno ancora acquirenti. L’arrivo del dossier Ubi sui tavoli della Banca Centrale Europea ha fatto partire la «proroga tecnica» della scadenza, fissata per oggi 30 settembre, entro la quale sarebbe dovuta avvenire la vendita per evitare la liquidazione delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Carife). Non si tratta di un passaggio indolore per la nostra regione.
I rappresentanti dei sindacati di categoria si sono ritrovati stamani a Pescara per analizzare l’attuale momento ed avanzare alcune proposte come ad esempio, l’istituzione di un osservatorio regionale sul credito, definire in tempi certi la trattativa, e difendere i livelli occupazionali. In queste settimane si è paventata l’ipotesi di circa 200 esuberi per i quattro istituti di credito. permangono preoccupazioni sul futuro occupazionale.
La trattativa prosegue e si respira tuttora un clima positivo intorno al dossier. Ma alcuni dettagli restano ancora da chiarire. La preoccupazione maggiore dei rappresentanti sindacali e che a chiusura della trattativa potrebbe essere chiesto un ulteriore sacrificio ai dipendenti.