L’AQUILA – Non c’è più il manifesto commemorativo delle vittime della Casa dello studente dell’Aquila. Il Comitato dei familiari attraverso la presidente Antonietta Centofanti si domanda “chi ha paura dei ragazzi assassinati (omicidio colposo plurimo) alla Casa dello Studente?”.
Chi ha paura dei simboli che evocano i fatti e la necessita’ della memoria?”. “Dobbiamo chiedercelo, con orrore e con dolore”, afferma la Centofanti in una nota, “dal momento che, per l’ennesima volta, qualcuno ha fatto sparire i segni della memoria. Ora e’ toccato al manifesto che i familiari delle vittime avevano posto sulla recinzione dell’area che ospitava la Casa. Un manifesto che raccontava quanto accaduto quella terribile notte, che raccontava delle giovani vite spezzate, che invitava a non dimenticare”. Il Comitato, insieme all’omonima associazione, aveva scelto una citazione di Jose’ Saramago,
“Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere”, per il manifesto. “Avevamo scelto questa frase per il manifesto. E’ vero, chi cerca di cancellare simboli e memoria, per ottusità, cattiveria, egoismo non merita di esistere”, continua la Centofanti.
“Su quella recinzione torneranno parole e simboli, con buona pace di chi ne ha paura e gli appelli alla sicurezza, per proteggere la nuove generazioni. E inviteremo la città a partecipare ad un evento proprio li’, davanti alla Casa dello studente, perché quei ragazzi perduti appartengono a tutti”, conclude la presidente del Comitato dei familiari delle vittime.