L’AQUILA – L’assegnazione degli alloggi popolari è stato argomento di discussione del gruppo regionale del M5S che torna alla carica per quel che riguarda la problematica delle infiltrazioni criminali. Dopo l’ultima sanatoria della Regione a favore degli abusivi, definita indegna dai consiglieri Domenico Pettinari, Riccardo Mercante e Pietro Smargiassi, il gruppo consiliare in Consiglio Regionale ripropone un’idea di legge sotto lo slogan “La Legalità è di casa” a pochi giorni dall’approvazione all’unanimità, ma dopo un anno e mezzo di rinvii, della commissione per l’osservatorio della criminalità in Abruzzo, già avanzata nei mesi scorsi ma mai presa seriamente in considerazione.
L’intento sarebbe quello di garantire pace sociale e legalità, in particolare, nelle periferie dove proliferano gli alloggi popolari: “In primo luogo proponiamo d’inserire la previsione di inaccessibilità agli alloggi per tutti quei cittadini che hanno riportato condanne passate in giudicato per reati gravi come lo spaccio, l’usura, traffico di armi, associazione a delinquere, gioco d’azzardo, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, riciclaggio ed estorsione – spiega Domenico Pettinari – Un’altra importante novità risiede nella modifica della Legge Regionale 96 del ’96 che prevede il decadimento dell’assegnazione qualora l’abitazione sia utilizzata per attività illecite, noi chiediamo che l’inibizione sia allargata anche alle pertinenze, visto che molti nascondono la droga negli androni, nei vani ascensori o nei locali dell’autoclave. Inoltre abbiamo previsto una via di comunicazione rapida tra Enti e società fornitrici di utenze in modo da non attivare o interrompere immediatamente la fornitura elettrica, di gas ed idrica in quelle abitazioni ottenute con la forza o in violazione della legge penale, da persone non in regola con l’assegnazione.”