L’AQUILA – Alla fine è stata respinta dal Consiglio regionale la mozione di sfiducia al presidente della Giunta Luciano D’Alfonso, presentata dalle minoranze di centrodestra e del Movimento Cinque Stelle. Dei 26 presenti in aula, con il voto palese hanno appoggiato la mozione di sfiducia 10 consiglieri, mentre i no sono stati 15. Un astenuto (D’Alfonso).
Un esito scontato anche perché i consiglieri dissidenti di maggioranza Di Matteo, Gerosolimo, Olivieri e Sclocco, in particolare, non si sono uniti -come preannunciato- alla mozione delle minoranze.
La seduta è stata caratterizzata dai vari interventi, in particolare si è registrato un duro battibecco tra il consigliere di Sinistra italiana Leandro Bracco e quello di Forza Italia Mauro Febbo, tra i quali sono volate anche parole grosse. La mozione di sfiducia, qualora fosse approvata, non avrebbe comportato automaticamente le dimissioni anticipate del presidente, il quale ha ribadito di voler optare per la carica di senatore