CHIETI – “A breve presenteremo la documentazione per chiedere il dissequestro dei depuratori: stiamo lavorando gia’ da tempo per riportare la situazione, che abbiamo ereditato disastrosa, di nuovo a pieno regime”. E’ quanto dichiara in una nota il presidente del cda Sasi spa, Domenico Scutti, a proposito del recente sequestro di 12 depuratori nell’area frentana chiesto e ottenuto dalla Procura di Lanciano per inquinamento.
“L’inchiesta inizio’ nel 2012 rilevando irregolarita’ diffuse, che noi progressivamente abbiamo sanato con i fondi del bilancio corrente – sottolinea nella nota Scutti – quando non e’ stato possibile, per questioni di ingenti investimenti strutturali, abbiamo progettato l’intervento che sara’ finanziato con i fondi Fas. In questi giorni abbiamo preparato una documentazione che ci auguriamo sia esaustiva – continua Scutti – vogliamo assolvere a tutti i nostri adempimenti in materia di rispetto e salvaguardia dell’ambiente: una volta avuti i fondi per le difficolta’ irrisolte, lo faremo nel piu’ breve tempo possibile.
Siamo sempre e comunque a disposizione dell’autorita’ giudiziaria, nell’assoluta trasparenza che ci contraddistingue – conclude il presidente del cda Sasi, la societa’ partecipata interamente dai 92 comuni soci per cui gestisce il servizio idrico e delle acque reflue – “lavoriamo ogni giorno per migliorare ogni aspetto della gestione del sistema idrico e i problemi relativi alla depurazione delle acque, che per noi sono di assoluta rilevanza”.