PESCARA – Un punto in cinque gare. Massimo Epifani potrebbe avere le ore contate. Troppo poco quanto racimolato dal neo tecnico biancazzurro soprattutto ora che la situazione di classifica si fa davvero pesante. Intanto il Brescia torna al successo dopo più un mese. Si aggiudica il confronto diretto con il Pescara grazie ai suoi attaccanti Caracciolo e Torregrossa, firmando una rimonta meritata per una ripresa all’assalto, dopo una falsa partenza.
Epifani parte con un 3-5-2 che ha in Bunino e Mancuso i riferimenti avanzati. L’ex Machin parte dalla panchina, con Pettinari. All’11’ la prima occasione: dalla bandierina cross di Longhi e colpo di testa di Ndoj, che sfiora il bersaglio. Poi è Coppolaro a opporsi con il corpo ad un tentativo di Crescenzi. Il punteggio si sblocca al 24’: Somma scivola, Bunino ne approfitta e serve a Coulibaly il pallone del vantaggio. Che dura poco: al 31’ Torregrossa sfrutta un cross di Bisoli con velo di Caracciolo per girarsi e insaccare sotto la traversa.
Dopo l’intervallo Boscaglia si gioca il tutto per tutto: dentro al 6’ Spalek per Ndoj, assalti furibondi alla ricerca del gol-vittoria. E Spalek costringe subito alla parata Fiorillo. Che è prodigioso al 21’ su Caracciolo, ma nulla può al 22’ su un altro tentativo di testa dell’Airone (entrambi i cross di Curcio, subentrato a Longhi). Che non segnava su azione dal 2 dicembre. Epifani a questo punto fa un doppio cambio, con Cocco e Carraro per Bunino e Gravillon. Ma è ancora Fiorillo a doversi superare prima del triplice fischio. Pescara praticamente inesistente. Ed ora sono dolori.