PESCARA – LA notizia di oggi non è tanto il pareggio del Pescara, quanto le reazioni in casa biancazzurra dopo l’ennesima remuntada. Il Delfino ha rischiato di perdere una partita che nel primo aveva dominato e dove era vantaggio per 2-0. Nella ripresa il crollo. La Ternana riesce a rimontare segnando tre reti, poi Valzania evita in extremis l’incredibile beffa per la squadra di Zeman, portando il risultato sul definitivo 3-3.
Al termine del match, il presidente del club abruzzese Daniele Sebastiani era visibilmente irritato con i suoi giocatori: “Abbiamo fatto tutto noi. L’unica cosa da salvare la reazione finale che ha sortito il pareggio. Se avessimo perso questa partita, i giocatori erano da prendere a schiaffi. Sono molto arrabbiato. Non è possibile giocare un secondo tempo del genere, senza sangue. Se qualcuno non ha voglia di giocare lo dica”.
Insomma il sesto pari consecutivo della Ternana salva momentaneamente la panchina di Zeman. Inizio accelerato degli umbri vicini al gol dopo 1’ con Bombagi che scappa a sinistra e calcia forte sul primo palo, ma Fiorillo ribatte. Dopo lo spavento, la squadra di Zeman risponde con Valzania al 10’: botta dal limite, Plizzari respinge corto e Mancuso può infilarlo, ma spara a occhi chiusi sul portierino rossoverde. I biancazzurri crescono e comandano le operazioni. Pettinari fa un lavoro sporco ma meraviglioso per Valzania, che di sinistro pesca l’angolino lontano e porta avanti i suoi. Primo gol per il centrocampista dell’Atalanta, che corre in panchina a mostrare la maglia dell’infortunato Palazzi. Il vantaggio galvanizza gli abruzzesi e al 36’ ancora un super Pettinari arriva sul fondo e offre a Benali la palla del raddoppio, ma il colpo di testa del libico viene intercettato da Plizzari. Prima di rientrare negli spogliatoi, Pettinari decide che è il momento di riprendersi la generosità profusa per tutto il primo tempo: Zampano mette un cross ad alta precisione per la testa del bomber che deve solo spingerla dentro. Tutto da copione: 2 a 0, undicesimo gol del cannoniere abruzzese.
Appena dopo l’intervallo Carretta e Valjent fraseggiano sulla destra, cross basso per Montalto sul secondo palo e tocco facile per l’1-2. Il Pescara subisce mentalmente il colpo, non riesce a pungere e subisce le folate rossoverdi. Passano dieci minuti e la Ternana costruisce il pareggio. Tremolada calcia forte dal limite e trova il braccio galeotto di Perrotta: espulsione per il centrale e rigore che lo stesso trequartista ternano prima calcia addosso a Fiorillo e poi ribadisce in porta per il 2 a 2. La squadra che aveva dominato il primo tempo è liquefatta sotto il peso della responsabilità di doverla vincere a tutti i costi e rischia di perderla. Con l’uomo in meno e le gambe che tremano, i ragazzi di Zeman crollano al 30’: flipper in area che Valjent risolve bucando Fiorillo e completando la rimonta perfetta. La Ternana perde Signorini per doppio giallo, ma sfiora addirittura il poker con Montalto. Nel finale serve una zampata di qualità per salvare la banda di Zeman: al 2’ di recupero ce la mette di nuovo Valzania, che la apre e la chiude: gran volée da fuori area e 3 a 3 che salva la panchina al boemo.