Va avanti l’esame del materiale sequestrato dagli investigatori della Guardia di Finanza nel corso del blitz che la scorsa settimana ha portato all’esecuzione di 10 misure cautelari per la vicenda dei certificati “accomodati”; un caso che ruota sopratutto attorno al ruolo dello psichiatra Angelo Gallese, responsabile del Centro di salute mentale della Asl.
Nello studio del professionista, in particolare, sono state rinvenute alcune agende che potrebbero risultare utili a ricostruire ulteriormente i casi già noti agli investigatori, ma anche ad accedere i riflettori su altri, relativi a pazienti (o presunti tali) che avrebbero potuto ottenere un tornaconto dalla certificazione rilasciata. Almeno una ventina di altre pratiche risulterebbero “sospette” a chi indaga.
Intanto in queste ore si susseguono gli altri interrogatori di garanzia delle persone finite in carcere o ai domiciliari. I reati ipotizzati, a vario titolo, vanno dalla corruzione alla frode processuale, dalla falsità materiale e ideologica commessa da pubblici ufficiali in atto pubblico alla frode assicurativa, fino alla truffa ai danni dello Stato e al favoreggiamento.