CHIETI – In tanti lo sospettavano. Ora è arrivata anche la conferma. Filippone non ha gettato dal viadotto solo la figlia, la piccola Ludovica, ma secondo le prime indiscrezioni dell’autopsia avrebbe lanciato dal balcone della palazzina di Chieti anche la moglie.
Quindi non è stata una caduta accidentale e tantomeno un suicidio: Marina Angrilli sarebbe stata spinta giù dal balcone. Lo confermano le prime indiscrezioni trapelate sull’esito dell’autopsia sul corpo della moglie di Fausto Filippone, eseguita all’obitorio di Chieti. E a scaraventarla di sotto, sono convinti gli inquirenti, sarebbe stato proprio lui. L’uomo, ha poi riferito un testimone, era presente sul posto sia all’arrivo delle ambulanze che della polizia: soccorsa la donna sarebbero andati via tutti insieme. Cosa poi è successo è al vaglio degli inquirenti: di fatto nessuno ha impedito a Filippone di andare a prendere la figlia, raggiungere il viadotto, lanciarla nel vuoto e poi fare la stessa fine.
L’autopsia avrebbe consentito di appurare che, per tipologia di lesioni e di traiettorie, la donna non si sarebbe suicidata. Esclusi anche malore e colluttazioni. Si sarebbe trattato di una caduta improvvisa. A far propendere per l’ipotesi dell’omicidio c’è la valutazione tra il punto di caduta e il punto di impatto, oltre alla tipologia delle lesioni riportate. L’accertamento ha consentito di appurare che si è trattato di una caduta estremamente improvvisa. La donna è poi morta nel primo pomeriggio, in ospedale. L’autopsia sul corpo della figlia, Ludovica, ha stabilito che la bambina di 10 anni è morta sul colpo, come anche il padre.
Il movente della tragedia, pero’, ancora non c’è. Gli uomini della squadra Mobile di Chieti, diretti da Miriam D’Anastasio e coordinati dal pm Lucia Anna Campo, stanno lavorando senza sosta anche per capire cosa sia scattato nella mente dell’uomo e perché. Gli unici dati certi, secondo quanto ricostruito, sono il cambiamento caratteriale e lo stato di tristezza dell’uomo, sopraggiunti in seguito alla morte della madre. Non si tratta, però, di problemi psichici documentati.
Intanto la magistratura ha concesso il nulla osta per i funerali di Marina Angrilli e della figlia Ludovica.