ROMA – “Adesso nasce la terza Repubblica”. Così Luigi Di Maio, leader dei Cinque Stelle, al termine del colloqui al Colle verso il nuovo governo. Di Maio parla di Governo politico, «che ha come obiettivo migliorare la qualità della vita degli italiani». In questi 80 giorni, sottolinea, «abbiamo imposto un metodo: prima si discuteva di temi e poi di nomi». Su Conte presidente del Consiglio, «abbiamo fatto il nome e abbiamo anche ben chiara la squadra e il progetto di Paese – ha aggiunto pochi minuti dopo il leader della Lega, Matteo Salvini -: siamo vogliosi di partire per far crescere l’economia del Paese».
Il capo politico del Movimento Cinque Stelle parla di «una grande occasione per l’Italia». Di più, «un momento storico». E sottolinea: «Abbiamo lavorato notte e giorno per portare a casa questo risultato. Abbiamo indicato al capo dello Stato il nome il migliore, che può portare avanti con una leadership solida, il contratto di governo. Qualora il presidente dovesse valutare il nostro nome come un nome giusto, sarà un governo che non si basa sui cambi di casacca».
Sia Di Maio sia Salvini citano i commenti critici di questi giorni – ultimo dei quali quello del Ppe all’Europarlamento – e l’allarme lanciato dall’agenzia di rating Fitch che hanno condizionato i mercati portando anche lo spread BTp-Bund a toccare 187 punti su massimi da ottobre scorso e il rendimento dei decennali italiani al 2,41%, top dal novembre 2014: «Al livello internazionale – taglia corto Di Maio – fateci partire, poi avrete tutto il diritto di criticarci».
E il leader della Lega: «Leggiamo con interesse e stupore dichiarazioni che arrivano da ministri e commissari che non hanno nulla di cui preoccuparsi: il governo che vogliamo formare vuole far crescere l’Italia e aumentare il lavoro, renderlo più stabile, e riportare le aziende in Italia».