PESCARA – Zeman ad inizio stagione aveva annunciato che l’inizio non sarebbe stato come tutti avrebbero voluto. E invece i fatti, ancora una volta, stanno dimostrando l’esatto contrario. Il Delfino incamera un’altra vittoria pesante sbancando Ferrara (1-2).
Il Pescara approccia bene. Nei primi 35′ il rigore trasformato da Tunjov. Un altro negato a Cuppone (infrazione di Arena) e altre due/tre occasioni piuttosto nitide, non sfruttate, per indirizzare in modo ancora più marcato il corso degli eventi. In questa fase, Spal in evidente difficoltà ma il Pescara non ne approfitta. Negli ultimi 10′ del primo tempo cade nella solita apatia e subisce un gol evitabilissimo.
Dopo l’intervallo la gara inizia senza sussulti tranne un colpo di testa di Merola respinto da Del Favero. I ritmi si abbassano notevolmente. Il pareggio sembra scritto ma quasi all’ultimo respiro arriva il blitz. In calce la firma di Gianmarco Cangiano subentrato a Cuppone. Pressing di Dagasso, Collodel costretto all’errore, transizione dell’ex Roma che si accentra e arma il destro. Palese l’incertezza dell’ex Del Favero, sorpreso da un tiro forte, teso ma centrale. Dopo il gol del 3-2 con l’Arezzo, altra rete decisiva di Cangiano.
Specie nella ripresa, è vero, non il miglior Pescara ma il percorso è quasi netto con una rosa ulteriormente ringiovanita e rifatta ex novo. Cinque vittorie e un pareggio. 22 gol realizzati in 8 partite Coppa Italia compresa, quasi tre di media a gara.
Da constatare però che in 23 gare della gestione Zeman la porta è rimasta immacolata solo in una circostanza, contro il Picerno (0-3) lo scorso 23 aprile. Parlando del boemo, tutto assolutamente nella norma. Con la convinzione e la consapevolezza di poter migliorare e crescere ancora tanto.
Il tour de force continuerà mercoledì, gara di recupero col Pineto all’Adriatico. Sarà l’undici di Amaolo a giocare in casa. Una sfida all’insegna dell’amicizia ma sul campo sarà battaglia leale e sportiva. Fischio d’inizio alle ore 20,45.