PESCARA – All’Empoli basta una rete di Donnarumma al 18’ per consegnare alla capolista il diciassettesimo risultato utile consecutivo e certificare la crisi del Pescara, che sotto la gestione Epifani ha conquistato un solo punto in quattro partite.
Un predominio durato tutta la gara, eccezion fatta per il finale di gara, in cui il Pescara non è stato mai pericoloso. La maggiore propensione al palleggio della squadra di Andreazzoli e una netta supremazia a centrocampo schiacciano il Pescara nella propria trequarti e al 18’ il vantaggio premia gli sforzi dei toscani. Un tiro rimpallato di Brighi smarca Caputo all’interno dell’area di rigore, ma in posizione defilata a sinistra, l’assist per l’accorrente Donnarumma è un gioco da ragazzi esattamente come il tocco vincente del numero 9 azzurro, in splendida solitudine all’altezza dell’area piccola. Dopo un legno colpito da Coulibaly al 30’, il Pescara ha la ghiottissima occasione del pari dieci minuti dopo: un retropassaggio di Castagnetti innesca Mancuso che si presenta a tu per tu con Gabriel, la punta pescarese viene stesa dall’estremo ospite e l’arbitro Piccinini decreta il calcio di rigore. Dal dischetto, Pettinari, a secco da dicembre, calcia debolmente e permette al portiere di bloccare.
Nel secondo tempo l’Empoli legittima il vantaggio mantenendo costantemente il comando delle operazioni e sfiorando in un paio di circostanze il raddoppio, ma rischia di capitolare al 29’ quando Brugman, da posizione favorevolissima, calcia alto sciupando la migliore occasione prodotta dal Pescara. Delfino ancora sconfitto e c’è già chi si chiede perché mister Zeman sia stato mandato via.