PESCARA – Il Lungomare di Pescara Sud avrà presto un look tutto nuovo. Il progetto è stato spiegato in un apposita conferenza stampa per chiarire la situazione dei parcheggi sul tratto di riviera di Porta Nuova interessato dai lavori di riqualificazione partiti dieci giorni fa. A chiarire dubbi e ipotesi sollevate dall’opposizione a mezzo stampa, il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli, il consigliere Piernicola Teodoro. L’illustrazione della documentazione mostrata in conferenza ha avuto un risvolto anche in Consiglio Comunale prima della votazione di un ordine del giorno presentato dal centrodestra sull’argomento e bocciato dall’Assemblea.
“Si è resa necessaria l’esigenza di rispondere a una serie di affermazioni senza fondamento e fake news dell’ultim’ora sulla soppressione della maggior parte dei parcheggi sul tratto di riviera interessato dai lavori – ha esordito il vicesindaco Antonio Blasioli – ricordando ad un centrodestra dalla stupefacente memoria corta che quello era quanto disponeva il loro progetto, quello della famosa duna votata e approvato dalla Giunta Mascia, contro cui si mobilitarono oltre cinquemila cittadini con firme e ricorsi. La loro idea prevedeva una duna di 8 metri davanti al teatro d’Annunzio, l’interramento della strada sotto di essa, nella stessa area protetta di cui ora sono convinti tutori e di un totale di parcheggi ridotto a soli 14 stalli! Abbiamo portato anche il loro progetto in aula perché li si aiutasse a ricordare e soprattutto per aprire gli occhi ai cittadini. Chi oggi si lamenta della perdita dei parcheggi sulla riviera sud, in realtà è lo stesso gruppo che aveva già approvato un progetto della duna ed era pronto a lasciare a residenti e stabilimenti balneari quegli esigui 14 posti auto pur di realizzarlo. Invece noi abbiamo condiviso dalle prime battute il progetto con tutti fino all’avvio dei lavori e oltre”.
“Abbiamo lavorato – proseguono – incontrando anche i balneatori che si trovano di fronte al teatro D’Annunzio, per spiegare che non si perde nulla, anzi, c’è solo da guadagnarci a progetto finito. Si guadagna in bellezza, perché il progetto riqualifica la riviera e ha il pregio di restituire nuova vita, grazie alla riconnessione con il mare con il mare per mezzo di un giardino retrodunale dell’area dell’ex camping, attualmente già collegata alla Riserva. Si guadagna in parcheggi, perché è una bugia e grossa quella sventolata ieri della perdita di 300 posti auto, primo perché allo stato attuale si possono contare in tutto 123 stalli sul tratto interessato e di questi a lavori finiti ne recuperiamo 30 sul nuovo progetto; secondo perché i lavori si interromperanno il 30 maggio per riprendere a fine estate e la strada antistante il d’Annunzio non sparisce, ma diventa zona 30 con ben 90 posti auto a spina di pesce”.
“Ma c’è dell’altro, perché i posti saranno notevolmente di più: con i consiglieri abbiamo lavorato al recupero dell’area di via Barbella, che sta dietro al parcheggio oggi in uso al teatro: sono 5.100 mq che a 25 mq a piazzola di sosta ci consentono il recupero di 190/200 posti auto già da quest’estate, sempre a servizio della riviera. Voglio anche dire che questa previsione è totalmente non impattante: non metteremo un solo metro quadro di asfalto in quell’area e rispetteremo quanto ci dice la L.r. 9/2000 modificata nel 2017, che ci consente di utilizzarla come parcheggio estivo. Andando di calcolo dunque, al termine del progetto saranno 30 gli stalli di sosta a cui vanno aggiunti 190/200 posti di cui sopra, che in totale fa 230: 100 posti in più di quelli che ci sono ora”.
“Purtroppo conduciamo una lotta quotidiana – sottolinea il sindaco Marco Alessandrini – quella per cui qualunque scelta si faccia debba essere osteggiata dalle rivendicazioni particolari e, sempre più spesso, da bugie diffuse senza che nessuno si prenda la briga di verificare. Quello che è in corso è un bel lavoro, non calato dall’altro come quello promosso da chi ci ha preceduto, ma costruito con il confronto costante, che non è mai mancato dalla presentazione all’adeguamento in progress che ogni progetto nato per concretizzarsi richiede e comporta”.