PESCARA – La classifica parla chiaro. Lo sa bene Oddo e non lo nasconde: “Dovremo lottare con Crotone, Palermo e Empoli. Ma io sono positivo. Dobbiamo recuperare qualche giocatore fondamentale. La squadra c’è, lotta, non si arrende. Manca poco per fare il salto di qualità. I ragazzi fanno tutto quello che gli dico io. Se i risultati sono negativi, la colpa è mia. Prendetevela con me. Lasciate stare i ragazzi”.
Insomma Oddo fa mea culpa ma in cuor suo sa che la rosa a disposizione non gli dà una mano. Poi però parla della gara contro l’Atalanta: “Sarà difficile come lo sono tutte. Non è una frase fatta. In B era diverso. C’erano Cagliari e Crotone. In A è diverso. L’Atalanta è una squadra solida che gioca molto sull’errore dell’avversario con un giocatore in grado di fare la differenza come Gomez. L’importante è non perdere. Come sempre. Campagnaro è diffidato, ma sono abituato a pensare partita per partita. Crescenzi terzino, Zampano esterno alto come a Genova? Non lo so. Devo verificare le condizioni di Crescenzi e di Manaj”.
E a proposito di Manaj c’è qualche speranza di vederlo in campo dal primo minuto: “In gruppo Manaj e Muric- afferma Oddo- Verre ancora fuori. Ha un fastidio al piede. Se sta bene, Manaj lo schiero dall’inizio. Con Manaj è difficile dire cosa avremmo fatto a Udine. Se avessimo a disposizione Bahebeck sarebbe tutto molto bello. L’attaccante francese è fortissimo”.
Poi un accenno alla sconfitta di Udine: “Memushaj ha coperto la fascia. Abbiamo una qualità: quando adotti degli accorgimenti è solo in funzione della fase di non possesso. La soluzione di Udine era dettata dall’impiego di Widmer. Memushaj sotto questo profilo è meglio di Mitrita. A difesa schierata prendiamo gol. Il momento più delicato è quando hai il pallone tra i piedi e lo regali agli avversari. In questo caso dobbiamo stare più attenti. Non posso chiedere alla squadra di cambiare modo di giocare perché la squadra è vocata alla costruzione del gioco”.