ORTONA – L’autopsia ha svelato la furia omicida di Marfisi: l’uomo ha ucciso l’amica della moglie, 33enne, con 50 coltellate. Una serie impressionante di fendenti, inferti soprattutto a livello toracico, nella parte anteriore e in parte anche al dorso. Le quattro coltellate risultate letali hanno interessato polmoni e cuore. Le lesioni, penetranti e profonde, non hanno lasciato scampo alla donna.
Francesco Marfisi, la settimana scorsa a Ortona ha ucciso a coltellate la moglie Letizia Primiterra e l’amica Laura Pezzella, mosso dal sospetto che tra le due donne esistesse una relazione. L’autopsia ha dunque chiarito che le coltellate sono state moltissime, più di quanto ipotizzato dall’accusa nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Marfisi, dove era stato messo in evidenza che il numero dei fendenti appariva non inferiore a 18.
L’esame autoptico, effettuato dal dottor Pietro Falco, responsabile della Medicina Legale della Asl di Chieti, è iniziato alle 7 di questa mattina e si è concluso intorno alle 14. I risultati definitivi si conosceranno tra circa 60 giorni. Nell’ambito delle operazioni sono stati effettuati prelievi di liquidi e materiale biologico per l’esame del Dna. Domani sarà eseguita la seconda autopsia, sul corpo di Letizia.