L’AQUILA – Mattarella si è soffermato sull’importanza della scuola: “E’ un simbolo non ha mai smesso di funzionare, neppure nei giorni più drammatici e oggi rappresenta un desiderio di uscire dalla provvisorietà e ricostruire il senso di comunità”. Così il presidente della Repubblica, intervenendo all’Aquila alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico “Tutti a Scuola” nel decennale del sisma presso la sede provvisoria dell’istituto comprensivo “Mariele Ventre”.
“Le pubbliche Istituzioni sono tenute a sostenere la ricostruzione e devono rispettare gli impegni presi anche con le altre comunità colpite dal sisma negli anni recenti – ha proseguito il Capo dello Stato tra gli applausi degli studenti. All’evento sono intervenuti circa mille studenti in rappresentanza di 350 istituti di tutta Italia. ”La scuola per tutti è una grande conquista democratica, iscritta nella nostra Costituzione. La scuola è levatrice di libertà. Proprio il suo carattere universale e la visione unitaria dell’impegno educativo costituiscono gli anticorpi dell’omologazione e della prepotenza: per questo non possiamo rassegnarci a discriminazioni che derivano da diversità di ceti sociali o da svantaggiate condizioni economiche”. Lo ha sottolineato il presidente ”I ragazzi hanno diritto di sperare che i loro progetti migliori potranno realizzarsi. La scuola è il terreno dove coltivare questi progetti, e farli crescere. Il pensiero corre a quel ragazzino di quattordici anni, che veniva dal Mali, che aveva attraversato il deserto ed è annegato in un naufragio nel Mediterraneo. Quando ne hanno ritrovato il corpo, si è scoperto che aveva cucito, nel vestito, la sua pagella. La proteggeva come la sua carta di identità, e la sua speranza”. ‘La scuola è una speranza, sempre e ovunque. Rappresenta la finestra di opportunità per il futuro di ciascun giovane. Compito della Repubblica è garantirla costantemente. Dobbiamo renderla più forte ed efficace” ha detto il presidente “Anche in ricordo degli studenti morti nel terremoto dell’Aquila di dieci anni fa avvertiamo forte la responsabilità di assicurare una scuola di alto livello formativo. Agli studenti e agli insegnanti va garantita ovunque la massima cura per la sicurezza degli edifici”.
Il presidente si è soffermato anche su temi nazionali: “La scuola e la famiglia devono parlarsi e collaborare. Una società aggressiva, attraversata dal risentimento, orientata a esaltare l’interesse individuale a discapito della comunità rischia di accentuare le fratture tra insegnanti e genitori. A farne le spese sono i ragazzi, quando i loro genitori, per prenderne in qualunque caso le parti, arrivano a screditare o a insolentire gli insegnanti. La nostra società ha bisogno di ascolto, di dialogo, di rispetto degli altri, di maggiore fiducia. E la fiducia comincia dalla scuola”.”Le norme di ‘avanguardia’ che tutelano e favoriscono l’inserimento dei ragazzi con disabilità vanno pienamente e concretamente attuate. È compito delle Istituzioni in prima battuta ma tutti siamo chiamati a contribuirvi”. anti, ai maestri, ai professori, che mettono la loro passione e la loro preparazione a servizio dei giovani. Non sempre ricevono dalla società e dalle istituzioni il riconoscimento che è loro dovuto”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento durante l’inaugurazione dell’anno scolastico all’Aquila. “Non poche volte hanno colmato con il loro senso di responsabilità e del dovere – ha aggiunto – lo spazio lasciato vuoto dalla carenza di risorse materiali o di strutture organizzative. Insieme a loro desidero ringraziare tutto il personale della scuola, che si prodiga per il bene dei ragazzi”.
”La scuola italiana ha grandi meriti. E straordinarie qualità. Lo dimostrano i nostri giovani che si fanno apprezzare ovunque, in Italia e all’estero. Lo dimostrano i giovani talenti che partecipano, con successo, agli incontri internazionali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico all’Aquila. “Certo – ha aggiunto – la nostra organizzazione scolastica ha limiti che dobbiamo esaminare e continuamente superare. Tuttavia, dobbiamo saper valorizzare, sempre meglio, le eccellenze che siamo stati capaci di costruire e fare in modo che generino nuove, positive esperienze”.