CASOLI – Mattarella torna in Abruzzo. Questa volta lo fa in occasione dell’anniversario del 25 aprile. “Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani. La Patria, che rinasceva dalle ceneri della guerra, si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di libertà, umanità, civiltà e fratellanza”. Lo ha detto il presidente a Casoli.
“Non fu, dunque, per caso, che gli uomini della Brigata Maiella scelsero per sé stessi la denominazione di patrioti. La stessa dei giovani che andavano a morire in nome dell’Unità di Italia. La Resistenza fu un movimento corale, ampio e variegato, difficile da racchiudere in categorie o giudizi troppo sintetici o ristretti – ha detto Mattarella -. A lungo è stata rappresentata quasi esclusivamente come sinonimo di guerra partigiana, nelle regioni del Nord d’Italia o nelle grandi città” ha aggiunto il presidente.
“Le tante insurrezioni, da Napoli a Matera, da Nola a Capua, alle tante avvenute in Abruzzo, attestano la percezione da parte degli italiani della posta in gioco – ha detto Mattarella -: da una parte i massacratori, gli aguzzini, i persecutori di ebrei; dall’altra la civiltà, la libertà, il rispetto dei diritti inviolabili di ogni persona”.
In mattinata Casoli era stata imbandierata per l’arrivo del Presidente. Dopo la visita privata al Sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna, a 20 chilometri da Casoli, il capo dello Stato ha tenuto un discorso nel teatro comunale della cittadina, nella quale nel 1943 fu fondata la formazione partigiana che contribuì alla liberazione dal nazifascismo. Corso Umberto I e piazza Brigata Maiella nel centro di Casoli sono già gremite di pubblico dietro le transenne. Alla finestre e nelle mani degli spettatori numerosi tricolori, così come i fazzoletti al collo di anziani e giovani. Molti i bambini delle scuole in una splendida giornata primaverile; alla festa della Liberazione partecipano anche famiglie di migranti, una comunità con centinaia di persone a Casoli.
Prima della tappa di Casoli, il Presidente Mattarella è stato in visita privata al Sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna. Mattarella ha deposto una corona. Ad accoglierlo tantissime persone e studenti che hanno intonato l’Inno d’Italia e Bella Ciao. Mattarella era accompagnato, in questa sua prima tappa della visita in Abruzzo, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano.