ROMA – Tra Italia e Francia in tema di migranti si è giunti alla rottura. Dopo le parole di Matteo Salvini durante l’informativa su Aquarius al Senato, è arrivata la cancellazione dell’incontro fra il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e il ministro francese Bruno La Maire in programma per oggi a Parigi. Lo hanno riferito fonti del Mef, spiegando che la decisione è stata presa alla luce della disputa in corso tra i due Paesi sul tema dei migranti. Immediata la reazione francese.
Secondo fonti vicine al ministro delle Finanze Bruno Le Maire «la visita è stata annullata su richiesta degli italiani e la cosa ci dispiace: ci sono molti argomenti da discutere con l’Italia in particolare nella prospettiva del Consiglio europeo di fine giugno. Noi speriamo che questo incontro possa svolgersi al più presto». Le stesse fonti riferiscono che i ministri si sono sentiti al telefono e c’è intesa sul fatto che i ministri si vedranno a Parigi nei prossimi giorni.
«Macron passi dalle parole ai fatti e domani mattina accolga i 9 mila migranti che si era impegnato ad accogliere», ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini in Senato, sottolineando che la Francia ha accolto solo 340 dei 9.816 migranti che dovevano essere ricollocati in tre anni. «La Francia ci dice che siamo cinici – ha aggiunto – ma dal 1 gennaio al 31 maggio ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili». «Non voglio che bambini vengano messi su un gommone e muoiono nel Mediterraneo perché qualcuno li illude che in Italia c’è lavoro e casa per tutti. Sono stufo – prosegue Salvini -. Non è un derby tra Italia e Francia, non è neppure il mondiale a cui per altro non parteciperemo. La nostra azione di volontariato non merita di essere apostrofata in quel modo da un rappresentante del Governo francese».
«Spero che arriveranno le scuse della Francia. Non abbiamo niente da imparare da nessuno in termini di solidarietà. La nostra storia di generosità e di volontariato non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del governo francese che spero diano scuse». Ricordando che l’Italia accoglie 170 mila migranti e la Spagna 16 mila, «Ringrazio il buon cuore del presidente Sanchez. Mi auguro e spero che eserciti la sua generosità anche nelle prossime settimane, avendo spazio per farlo». Sull’immigrazione «è tempo che gli Stati tornino a essere Stati. Non è possibile che siano associazioni private finanziate da chissà chi a imporre temi e modi dell’immigrazione. In queste ore ho sentito tanti colleghi europei. Leggevo di una Italia isolata. Non siamo mai stati così centrali e così ascoltati come in queste ore».