
L’AQUILA – Anche per il terzo filone della maxi inchiesta sui crolli legati al sisma del 6 aprile 2009 che la Procura della Repubblica dell’Aquila sta portando avanti, è arrivata oggi la terza sentenza dopo quelle che hanno riguardato il crollo di via Generale Francesco Rossi e quella alla Grandi rischi.
Il processo di oggi riguarda l’inchiesta sul crollo di due edifici in via Luigi Sturzo dove morirono 27 persone. I giudici del tribunale dell’Aquila hanno inflitto la condanna di tre anni di reclusione, così come aveva chiesto l’accusa, ad Augusto Angelini, architetto, oggi 85enne, unico sopravvissuto individuato dall’accusa fra i cinque responsabili della tragedia. Angelini oggi non era in aula ma in ospedale per sottoporsi ad un intervento chirurgico di by-pass. E’ stato accusato di omicidio colposo e disastro colposo. L’architetto era stato progettista e direttore dei lavori di entrambi gli stabili.
Nella sentenza di condanna il giudice ha disposto il pagamento alle parti civili, di una provvisionale complessiva che supera abbondantemente il milione di euro. L’avvocato Augusto Di Sano, legale di fiducia di Angelini ha annunciato di fare Appello alla sentenza di condanna e di chiedere in quella sede l’avvio di una perizia terza.
Secondo il legale, infatti, i due edifici sarebbero crollati per la presenza di serbatoi dell’acqua, due in più rispetto al progetto iniziale in cui i proprietari avevano sistemati degli strumenti musicali che avrebbero appesantito gli edifici che si trovavano all’interno delle mura del centro storico, nelle vicinanze della Villa Comunale ed erano in cemento armato. Secondo l’accusa i due edifici crollarono anche per errori di progetto e calcolo delle strutture.
La magistratura aquilana, sulla scorta di indagini fatte dalla polizia giudiziaria della Forestale, ha più volte evidenziato come nella zona di via Sturzo e strade vicine, dove ci sono tutti edifici in cemento armato costruiti tra il 1950 e il 1965, ci siano state 135 vittime: in pratica il 45 per cento del totale delle vittime del terremoto del 6 aprile sono concentrate nel crollo di 11 edifici di quella zona.