
PESCARA – Era agli arresti domiciliari dal 10 maggio per aver favorito favorito una società finita sotto accertamento fiscale. Ora Giovanni Imparato, il numero due dell’Agenzia delle Entrate di Pescara è stato nuovamente arrestato.
Lo ha stabilito il GIP del Tribunale di Roma dopo la richiesta avanzata dal PM.
Dopo il suo arresto, ai domiciliari, Imparato si era avvalso della facoltà di non rispondere. Il responsabile del settore legale dell’Agenzia delle Entrate di Pescara, era stato sorpreso ad intascare una tangente da 15 mila euro da una società romana finita sotto accertamento fiscale. Insieme a lui era stato arrestato anche un commercialista di Formia.
Corruzione il reato contestato dagli uomini della Guardia di Finanza di Pescara. Secondo l’accusa, Imperato risolveva i problemi delle società che evadevano il fisco in cambio di vantaggi personali. Il funzionario era già stato sospeso in passato. Il nuovo PM ha deciso di reiterare la misura cautelare che è stata accordata dal GIP.