PESCARA – Il nuovo stadio Adriatico Cornacchia di Pescara dovrà passare all’esame del ministero dei beni culturali. Il sette giugno, infatti, una delegazione del Comune porterà il progetto a Roma per discuterne con chi di dovere. Prima lo stop della sovrintendenza per il vincolo alle colonne dell’architetto Piccinato; poi il ricorso al Tar del comune che il tribunale amministrativo regionale ha respinto; poi ancora l’incontro in regione tra gli attori partecipanti per fissare un tavolo tecnico in cui decidere il futuro dell’impianto sportivo pescarese. Ora a scendere in campo in veste di arbitro sarà proprio il ministero dei beni culturali.
L’Assessore comunale allo Sport Diodati è chiaro: “Aspettiamo il parere del ministero per capire se procedere o meno con quest’opera di ristrutturazione che dovrebbe dare nuovo impulso anche al quartiere di Porta Nuova”. La settimana prossima, quindi, se ne saprà di più