PESCARA – Un impianto è di quarta categoria (il top della gamma) con tutti posti numerati e coperti e visibilità massima in ogni settore. L’investimento previsto è di circa 70 milioni di euro, tutti soldi privati; la capienza è di circa 21 mila spettatori; tempi di realizzazione entro il 2020.
Sono i numeri del nuovo stadio Adriatico di Pescara. L’area individuata è a ridosso della Pineta Dannunziana che non verrà toccata, anzi come spiegato dai tecnici della Proger, la società che ha realizzato il progetto, ci sarà una nuova perimetrazione con relativo aumento di zona verde.
“Noi vogliamo considerare lo sport e le strutture sportive attrazione importante per lo sport ma anche per l’economia del nostro Paese” ha detto il ministro allo Sport Luca Lotti, a margine della presentazione del progetto del nuovo stadio del capoluogo adriatico.
” Noi – ha aggiunto Lotti – siamo abituati, giustamente, a pensare agli aeroporti, alle strade, ai porti, come infrastrutture essenziali ed importanti per il nostro paese. Mi fa piacere – ha concluso – vedere che ci sono realtà che investono sulle infrastrutture sportive, considerando le infrastrutture essenziali”.
Gli stadi di proprietà “sono un pezzo del futuro perché il ragionamento della ristrutturazione degli stadi privati e di come si vive lo spettacolo in uno stadio privato, aiuta a vedere un calcio e uno spettacolo diverso” , ha aggiunto Lotti. “Aiuta quindi ad avere – ha proseguito – un campionato più bello e avvincente, grazie anche alla modifica della norma sulla Melandri che abbiamo portato in finanziaria e che porterà delle novità importanti sulla redistribuzione dei denari e dei proventi dei diritti televisivi. Sono convinto, però, che di pari passo, stadi nuovi, più funzionali e più belli, di proprietà delle società sportive – ha concluso Lotti – potranno aiutare l’intero comparto ad avere uno spettacolo migliore”.