L’AQUILA – L’Impresa Taddei Spa sarebbe estranea alla indagini. La precisazione arriva direttamente dall’amministratore Danilo Taddei: “Sono sconvolto, ma fiducioso che tutto si chiarirà presto: quando si hanno piu’ di 300 subappaltatori, come nel caso della Taddei Spa, il rischio di incidenti di percorso e’ molto elevato, ma la nostra e’ una societa’ che lavora in modo serio, dando lavoro a centinaia di famiglie, non e’ coinvolta direttamente nell’indagine della procura aquilana e continuera’ a operare normalmente attraverso amministratori muniti di appositi poteri”.
La Taddei Spa è la societa’ di punta del Gruppo Edimo dell’Aquila, specializzata nelle grandi realizzazioni edilizie e ci tiene a chiarire la propria posizione nell’ambito dell’indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia aquilana e svolta dai Carabinieri del capoluogo su fenomeni di caporalato nella ricostruzione post-terremoto 2009.
“I nostri operai sono un valore aggiunto del Gruppo e delle sue societa’: alcuni lavorano con noi da piu’ di vent’anni, ce li abbiamo e ce li teniamo – chiarisce ancora Taddei – Il caporalato e’ una pratica estranea ai valori di fondo della storia di Edimo, che dura dal 1969, e alle nostre logiche organizzative”. “Uno dei circa 300 subappaltatori che fin qui hanno lavorato con il gruppo Edimo, la ditta Tessitore, ha ricevuto un’interdittiva della prefettura e sta affrontando un procedimento per caporalato – rimarca Taddei – Un istante dopo aver saputo che quell’impresa era stata oggetto del provvedimento, la Taddei Spa ha risolto tutte le posizioni contrattuali in essere con questo subappaltatore”.