L’AQUILA – Ci saranno ancora 120 giorni di respiro. Dopo, a meno di altre sospensioni, i terremotati aquilani dovranno pagare nuovamente le tasse. E’ stato deciso ieri dalla presidenza del Consiglio dei Ministri che ha firmato un decreto che autorizza la proroga di 120 giorni per l’esecuzione di tutta la procedura prevista in capo al commissario straordinario Calabrò per il recupero delle imposte del 2010 per il terremoto dell’Aquila del 2009. Lo ha annunciato la commissaria alla ricostruzione del Centro Italia Paola De Micheli a margine della visita del premier Gentiloni a Muccia, ricordando che sulla vicenda c’è un’infrazione europea.
De Micheli ha parlato anche dello “scontro tra Italia ed Europa”. “Ad là dei tecnicismi del decreto – ha spiegato – la proroga significa che le imprese e anche il commissario avranno molto più tempo per fare gli approfondimenti sul recupero delle imposte. Ma – ha aggiungo – ovviamente questi 120 giorni diventano tempo a disposizione delle istituzioni, cioè Parlamento e nuovo Governo per poter elaborare una ulteriore ipotesi di soluzione negoziata con l’Europa per cercare di ridurre al minimo il danno di questa infrazione europea. Credo che questo sia un segnale molto importante di questo governo, un segnale che seguitiamo ad occuparci senza sosta delle emergenze del Paese, che sono evidentemente questo terremoto” ha concluso riferendosi al sisma del Centro Italia, “ma anche i terremoti precedenti” come quello dell’Aquila.
I politici aquilai accolgono di buon grado la sospensione: “E’ una buona notizia ma non è la soluzione definitiva. Siamo certi che questa disposizione sia frutto della mobilitazione, politica e civica che in questi giorni sta montando in città e nel cratere e di cui è stato informato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. Questo il commento del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e del vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli,
“Il Governo ha rilevato la fondatezza delle istanze che arrivano da un territorio già colpito duramente dal sisma di 9 anni fa e gliene va dato atto – aggiungono sindaco e vice presidente – La partita è ancora tutta da giocare: attendiamo il giudizio del Tar e le risposte alla missiva inviata al commissario europeo Margrethe Vestager. Gli sgravi fiscali non sono aiuto di Stato, questa terra non merita un terremoto fiscale: un concetto che ribadiremo con forza nella manifestazione di lunedì a cui invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare”.