PESCARA – Il Pescara non perdeva in trasferta dallo scorso 17 aprile quando venne sconfitto 3 – 1 a Vercelli. Quella di ieri però non è come le altre per la qualità del gioco espresso dal Delfino. E questa deve solo rafforzare le certezze, peraltro già consolidate, della squadra di Pillon. Ora la sosta per le nazionali. Alla ripresa, domenica 25 novembre, ore 15, la sentitissima sfida con l’Ascoli dell’ ex Vincenzo Vivarini all’Adriatico.
Ieri il Palermo si è schierato con un modulo super offensivo ma riesce a mantenere una squadra in equilibrio. Piano partita: difesa bassa, bloccata per non dare spazio e profondità all’undici biancazzurro che eccelle nelle controfughe. Situazione che nel primo tempo riesce solo in una circostanza. Da un rapido capovolgimento nasce, infatti, una grande opportunità non sfruttata da Machin che sbaglia la facile rifinitura per Antonucci. Però questa volta è mancato il contributo degli esterni. Marras ha fatto fatica con Aleesami che gli ha concesso solo il destro, ovvero il piede a lui meno congeniale; Antonucci non è riuscito mai a mettere in difficoltà Bellusci che da terzino ha fatto un figurone. In occasione del vantaggio siglato da Puscas, linea difensiva sfalsata. Bravissimo, comunque Haas, che con un pregevole assist ha propiziato il gol di Puscas. Nel finale di partita le altre due reti di Murawski e Moreo. Ma ora il Pescara deve rialzarsi: dopo la sosta urgono di nuovo i tre punti.