
CHIETI – “Errare è umano, perseverare è diabolico”. Cosi’ il delegato regionale del Wwf Italia, Luciano Di Tizio, e il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, commentano gli esiti del recente incontro tra il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e i sindaci della Costa dei Trabocchi, presente l’architetto Pino De Dominicis, sulla istituenda area protetta.
“Stupisce, – dichiarano – la perseveranza nell’errore di alcuni amministratori locali, contrari per principio all’istituendo Parco della Costa Teatina. Dopo avere tentato in ogni modo di osteggiare il progetto, cercano adesso strade per rallentarlo, persino proponendo un’area marina protetta, pur di rimandare l’istituzione a data da destinarsi o cambiarla integralmente. Questi sindaci non si rendono conto che la nomina di un commissario per la perimetrazione rappresenta una sconfitta per la politica locale che evidentemente non ha saputo esprimere negli anni amministratori adeguati”.
“Trascinare la questione senza trovare una soluzione per quasi tre lustri – hanno aggiunto – rappresenta un poco invidiabile record. Uno stallo che ha fatto perdere finanziamenti preziosi a questo territorio, stanziati e poi tornati indietro proprio per i ritardi nella perimetrazione. Ci auguriamo che questi sindaci inizino ad acquisire una maggiora consapevolezza di cio’ che l’Abruzzo vuole anche perche’ il parco sara’ dotato di una forte rappresentativita’ locale nel suo Consiglio, formato da otto persone: quattro indicate dai sindaci del territorio, una dal Ministero dell’Agricoltura, una dal Ministero dell’Ambiente, una dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e una dalle associazioni ambientaliste. Il 50% dei componenti e’ rappresentato proprio dagli amministratori delle municipalita’ locali. Ne’ si puo’ dire che si tratti di un costoso carrozzone visto che i membri del consiglio non percepiranno compensi ne’ gettoni di presenza”.