PESCARA – In altre occasioni si sarebbe parlato di un buon Pescara e di una partita gradevole. Al momento però, con la classifica preoccupante, devono essere fatte necessariamente altre valutazioni con i play out a un solo punto. La “prima” di Sottil è stata caratterizzata da luci e ombre. Un primo tempo di buonissima qualità. Quattro limpide occasioni per chiudere il match ma anche i soliti limiti nelle retrovie. Si continua a rischiare tanto e purtroppo a subire. In totale sono 51 i gol subiti.
Dopo il gioiello balistico di Galano, il palo di Iemmello e la clamorosa chance fallita da Carraro completamente dimenticato sugli sviluppi di un corner calciato da Nicolussi. Quindi, il raddoppio di Maniero e una serie di nitide opportunità non finalizzate, nell’ordine da Galano, Pucciarelli, dallo stesso Maniero e da Memushaj. Perugia senza equilibrio, esageratamente aperto. Non averne approfittato è stato un limite.
Poi, Cosmi corregge l’assetto della sua squadra passando al 3 – 4 – 1 – 2 con Buonaiuto al posto di Dragomir. Il Pescara si abbassa dando agli umbri la possibilità di riempire l’area con i suoi attaccanti di spessore fisico e tecnico come Iemmello e Melchiorri. C’è una differenza marcata sul piano dei centimetri. I difensori biancazzurri pagano dazio. Ma la rimonta umbra a fine primo tempo nasce da due cross lenti e leggibili. Va detto, però, che il primo gol è viziato dal netto fuorigioco di Iemmello.
Nella ripresa, super Fiorillo. Due interventi decisivi. Fondamentale aver mosso la classifica che, però, è peggiorata. Un solo punto di vantaggio sui play out. Ora più che mai, contano solo ed esclusivamente i risultati. Lunedì 13 luglio ore 21, altra sfida salvezza al “Penzo” di Venezia dove, finora, i lagunari hanno subito 8 sconfitte conquistando solo 14 dei 40 punti in classifica. Tre punti sarebbero una boccata d’ossigeno per il Delfino.