
PESCARA – Luigi Albore Mascia aveva minacciato di dimettersi se l’operazione di salvataggio di Pescara Parcheggi, i cui conti sono in rosso, non fosse andata a buon fine. E oggi la minoranza in Consiglio comunale le ha auspicate. Da subito. L’opposizione ha contestato non solo la gestione della vicenda ma anche l’operato della giunta Mascia.
“Con la bocciatura della delibera su Pescara Parcheggi – ha detto Moreno Di Pietrantonio del Pd – abbiamo registrato sia il fallimento di questa società che dell’amministrazione comunale . Non è sufficiente che il sindaco minacci le dimissioni, le deve presentare perche’ la citta’ non puo’ di questo stallo, di un governo debole che non ha una maggioranza. Deve dare alla citta’ la possibilita’ di votare un governo che abbia passione, cuore, voglia di fare”.
Sempre dal Pd Gianluca Fusilli ha fatto notare che “di Pescara Parcheggi parliamo da tre anni ed era noto a tutti che sarebbe andato a finire cosi’. Di questa delibera si parla da dieci o dodici sedute ed e’ evidente che non c’e’ una maggioranza che intende votarla. Non piace, pero’, la minaccia del sindaco di mandare tutti a casa per spuntare il voto”.
Critiche anche da Adelchi Sulpizio (Idv): per lui “Pescara parcheggi e’ l’emblema di questa amministrazione che in tre anni non ha fatto nulla, neppure l’ordinario”. Giuseppe Bruno (Fli) ha consigliato alla giunta di “prendere atto della propria incapacita’ e di cambiare composizione, modificando poi la strategia su Pescara Parcheggi” mentre parlando della maggioranza ha fatto notare che “si e’ cominciato con 24 consiglieri e oggi non se ne riescono a contare neppure 21”.
Polemico anche Giovanni Di Iacovo (Sel): “Non era necessario arrivare ad una crisi cosi’ drammatica per capire che e’ necessario andare a casa. Basta vedere come e’ ridotta la città”.