
PESCARA – Detto e fatto. La marineria pescarese si è riversata in massa sull’asse attrezzato, che collega Pescara e Chieti, perché i lavori annunciati per oggi, di avvio del dragaggio, non sono cominciati. L’intervento è stato promosso dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per duecentomila metri cubi e affidati tramite gara, da mesi, alla ditta Sidra. Mimmo Grosso, in rappresentanza dell’associazione Armatori Pescara, fa notare che “per oggi era stato annunciato l’arrivo di due draghe, ma non e’ avvenuto, e quella che c’era gia’ e’ inattiva”.
Armatori e pescatori, senza lavoro dall’anno scorso e senza soldi a sufficienza per sopravvivere, si sentono presi in giro dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture i cui annunci sono rimasti fino ad ora disattesi. L’ultimo era arrivato dal sottosegretario Guido Improta che aveva assicurato che la draga sarebbe entrata in azione il 3 aprile. A fine mese scadono i sussidi e la marineria non vede alcuna prospettiva positiva. Oggi chiedono risposte alle istituzioni locali che pero’ non hanno competenza sul porto e hanno gia’ investito milioni di euro su questa problematica, in particolare la Regione Abruzzo. La protesta della marineria ha causato grossi disagi al traffico cittadino.
Il primo ad arrivare sull’asse attrezzato, questa mattina, è stato l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso che ha raccolto le lamentele della marineria. La Cassa integrazione non e’ stata erogata ad alcuni operatori per gli ultimi mesi del 2012, essendo intervenuto un blocco di fondi a livello nazionale, e per il 2013 non c’e’ certezza che ci sia la copertura di fondi, sempre per la Cig. La marineria poi chiede di non partecipare al fermo biologico, quest’anno, perche’ vorrebbe dire fermare nuovamente tutto, semmai l’attivita’ in mare dovesse riprendere come sperano. All’imbocco dell’asse attrezzato sotto il Comune, dove sono stati sistemati tavoli e sedie sono arrivati alcuni consiglieri del Pd ai quali la marineria ha ciesto di spostare in strada il consiglio comunale. E’ stato annunciato anche il blocco della stazione ferroviaria.
Intanto il motopontone Fioravanti gia’ presente in porto da settimane ha avviato a metà mattinata i lavori di dragaggio mentre non c’e’ traccia, ha fatto notare il rappresentante degli armatori Mimmo Grosso, delle due draghe che il provveditore Donato Carlea ha annunciato l’ultima volta ieri. Per la marineria l’avvio dell’intervento non e’ sufficiente perche’ bisogna risolvere il problema della Cassa integrazione per il 2012 (per le 16 imbarcazioni che non ne hanno beneficiato) e per il 2013, a cui la marineria pescarese rischia di non accedere, e degli aiuti previsti nel Decreto sviluppo (3 milioni solo per Pescara) .
Sono intervenuti poi anche il presidente della Provincia Guerino Testa e il sindaco Luigi Albore Mascia. Il primo si è messo in contatto con il senatore abruzzese del Pdl Gaetano Quagliariello il quale ha annunciato che chiedera’ informazioni dettagliate sia al ministro Passera che al presidente dell’Inps per poi, eventualmente, raggiungere personalmente Pescara. Testa ha detto che “non si puo’ piu’ demandare o delegare la soluzione del problema e oggi devono arrivare risposte che poi non vengano smentite dai fatti”. “La questione di oggi – ha commentato il sindaco Mascia – e’ una questione romana e cerchiamo di risolverla a distanza attraverso i parlamentari. Il nostro impegno non manca, la causa e’ giusta”.