ROMA – Oggi tocca a Fico. Si apre quindi un nuovo capitolo per la nascita del governo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per le 17 di oggi, al Quirinale, il presidente della Camera.
Dopo il fine settimana di riflessione, il capo dello Stato ha riunito in mattinata i suoi consiglieri, per valutare come procedere. Toccherà dunque a Fico – come previsto – il nuovo incarico esplorativo «largo», dopo il mandato alla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. Intanto Salvini si rivolge a Di Maio, «mettiamoci al tavolo a parlare di cose e non di nomi», e aggiunge «centrodestra e M5s governino e la guida vada ai primi. Facciamo veloce».
Di Maio risponde mostrando il suo contratto: «Ecco il contratto M5s, chiedo lealtà e onore. Lo approfondiremo con Lega o Pd, e non sarà per fare coalizione».
Salvini spiega meglio: «Lo dico a Di Maio, lo dico da leader del centrodestra, mettiamoci al tavolo. Riforma delle pensioni, riforma del lavoro, riduzione delle tasse, blocco degli aumenti dell’Iva e delle accise, blocco e controllo dei confini e in qualche giorno si dà un governo che dura cinque anni a questo Paese.
Se tutti scendono dal loro piedistallo e si parla di cose e non di nomi, non c’è problema. Il voto molisano ne è la rappresentazione evidente». «A Mattarella non ho consigli da dare, darà il suo incarico e noi da domani siamo a disposizione per ribadire che chi ha vinto queste elezioni ha il diritto-dovere di governare, senza falsare il voto, senza ricoinvolgere il Pd che è stato bocciato clamorosamente dagli italiani e dai molisani. Quindi noi siamo pronti senza mettere veti a nessuno».
E aggiunge: «Siamo pronti a ragionare con tutti – ha aggiunto – e sarebbe un onore per me fare il presidente del consiglio ma se non lo facessi non farei un dramma personale e quindi non vedo l’ora di cominciare a lavorare e spero che già da questa settimana l’Italia abbia un governo che duri cinque anni nella speranza che tutti i veti cadano, perché le scadenza fiscali non aspettano».
Secondo Salvini, «in democrazia chi perde salta un giro e penso che la sinistra dagli italiani abbia avuto questa indicazione. Chi vince invece ha il dovere di prendersi le responsabilità e di governare». «L’unica cosa che non voglio – dichiara – è un governo imposto da Bruxelles, dalla Ue, per continuare a svenare gli italiani. Io temo e sento in giro la voglia di mettere le mani sui conti degli italiani, aumentare l’Iva, rimettere l’Imu, aumentare la benzina. Ricordo che il risparmio degli italiani è uno dei primi al mondo e non vorrei che qualcuno avesse voglia per imporre agli italiani un governo scelto dall’Europa per entrare nei nostri conti correnti e ritassare le nostre case. Questo – ha concluso – la Lega non lo permetterà mai».