L’AQUILA – Chissà se Strada dei Parchi si è messa una mano sulla coscienza dopo la tragedia di Genova. Sta di fatto che le richieste dei sindaci Abruzzesi in protesta a Roma sono state parzialmente accolte. Erano in cento al Ministero delle Infrastrutture tra primi cittadini di Lazio e Abruzzo che hanno inscenato la loro ultima protesta contro il caro-pedaggi.
La manifestazione incominciata sotto i migliori auspici per le ultime posizioni di apertura verso le esigenze dei sindaci dei Comuni dell’entroterra appenninico penalizzati dai rincari dei pedaggi autostradali che nell’ultimo anno hanno raggiunto il 13% su alcuni tratti dell’A24 e A25, quelli gestiti dalla società “Strada dei parchi”, aperture di recente espresse dal ministro Danilo Toninelli che però questa mattina ha tardato a dare risposte ai sindaci.
La delegazione alla fine è stata ricevuta alle 12,20 nelle stanze del ministro, dalla quale è stato però escluso il presidente reggente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli.
I sindaci erano pronti a spostarsi nella sede romana della regione Abruzzo per tenere una riunione e successivamente una conferenza stampa che si preannunciava di fuoco contro il Governo e il ministero sordi in quel momento alle loro richieste. Fino a quando poco prima di andare via il via libera di Toninelli.
Toninelli si è impegnato a sospendere l’aumento del gennaio 2018 a partire dal primo ottobre. “Abbiamo obiettato” riferiscono i sindaci- “che questo provvedimento potrebbe andare contro la sentenza del Tar dello scorso anno. Lui si è dimostrato fiducioso, sentita la concessionaria, di poter dare questo tipo di risposta al primo ottobre: quindi al primo ottobre viene sospeso il 12,8% di aumento”. “Ho incontrato personalmente – riferisce il ministro – i sindaci e i rappresentanti sindacali che sono venuti fin sotto il mio ministero per testimoniare la loro rabbia sui rincari dei pedaggi dell’autostrada A24-A25. Ho detto loro che abbiamo intanto ottenuto da Strada dei Parchi, per il periodo ottobre-dicembre 2018, una neutralizzazione degli aumenti delle tariffe scattati nel dicembre scorso”.