MILANO – Lo spread sulla scadenza decennale ha sfiorato i 270 punti base (267) dai 255 raggiunti alla chiusura di ieri per poi assestarsi intorno a 265, con un rendimento del Btp al 3,01% . Spread in rialzo anche sul due anni, a 221 punti base a fronte di un rendimento del titolo italiano dell’1,56%. Da segnalare il sorpasso dei titoli greci a due anni – il loro rendimento è all’1,44% – sugli analoghi italiani, all’1,69%.
«Questo spread che sta crescendo è preoccupante per la Repubblica italiana perché in precedenza viaggiava in una direzione di maggiore benessere per tutti e lo spread è una tassa che l’Italia paga sui mercati internazionali» ha commentato il presidente dell’Abi Antonio Patuelli. Che avverte: «Più lo spread cresce più si impoverisce l’Italia e più cresce li spread e più si complica la vita alle banche» con riflessi sui loro indicatori patrimoniali.
Secondo Bankitalia, però, l’aumento dello spread non è causato «da una demoniaca e misteriosa» manovra da parte «di pochissimi speculatori» ma dall’aumento del «rischio percepito dai gestori dei risparmi degli italiani» che uno dei «paesi come l’Italia possa uscire dall’euro». Il direttore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi: «È un tema che non dobbiamo cessare di spiegare all’opinione pubblica», sottolineando come i gestori «a cui sono affidati i nostri risparmi, di fronte a questo rischio, si coprono vendendo i titoli». La speculazione «esiste ma si accoda a questo movimento».
Anche per la Borsa di Milano giornata negativa: in apertura l’indice principale (Ftse Mib) è arrivato a perdere fino all’1,9%, l’Ftse It All-Share un calo dell’1,25%. A metà giornata i cali sono meno pronunciati, intorno a 1,36 per Ftes Mib e 1,35 per All Share. Molto male le banche (sempre a metà seduta): Mercato azionario sempre debole dopo la metà seduta, appesantito dallo spread in tensione, dai timori per la questione dei dazi che sarà al centro del G7 in Canada, e anche per il possibile annuncio della Bce sulla fine del Qe. Piazza Affari paga più delle altre borse a causa delle incertezze sul programma economico del governo, con l’indice Ftse Mib che cede l’1,36% a 23.672 punti, mentre l’All Share perde l’1,35%. Male le banche, con Intesa -1,7%, Banco Bpm -3%, Ubi -3%, Unicredit -2,1%. Fca accusa un -1,9%, Pirelli -2,3%. Nell’energia Eni -0,9%, Enel -1,6%. Si salvano Saipem (+0,77%) che ha annunciato un nuovo contratto in Thailandia, e Tenaris (+0,5%).