L’AQUILA – Lo screening di massa per la popolazione potrebbe iniziare a dicembre. La macchina organizzativa in provincia dell’Aquila non si ferma e si susseguono le riunioni perché logisticamente è una macchina davvero complessa considerando che si hanno 200 mila tamponi da fare a fronte di una popolazione di 300 mila unità.
La protezione civile regionale conta di fare l’operazione non in questo fine settimana ma nel prossimo perché la criticità più grande rimane il reclutamento del personale. Il direttore dell’agenzia regionale Mauro Casinghini fa appello a medici di base e pediatri e rilancia sull’importanza della campagna.
Per quel che riguarda la formula da usare si era parlato di drive in ma vista la stagione e le temperature la protezione civile, come afferma il responsabile regionale Silvio Liberatore, sta pensando di reperire anche strutture al chiuso che potrebbero essere le scuole non frequentate al momento, ad esempio, dove gli operatori sono al chiuso e la persona da tamponare potrebbe passare con la macchina nel piazzale, oppure aree sempre al chiuso dove con ingressi e percorsi separati si potrebbe garantire l’operazione in sicurezza.
Altra criticità è quella del database con i dati. Il positivo va informato subito, anche prima del ritorno a casa per attivare le procedure e fare il tampone molecolare, mentre per gli altri si potrebbe accedere ad una piattaforma con un codice assegnato al momento dell’arrivo per avere l’esito entro le 24 ore.