L’AQUILA – Su 305 comuni in Abruzzo, ben 274 uffici postali chiuderanno, o ridurranno gli orari entro il 2019. Il dato emerge con il question time dei parlamentari del M5S Colletti e Spessotto. Non va meglio nel resto della Penisola, con 4300 uffici soppressi o in via di chiusura.
In Abruzzo i tagli riguarderanno 96 comuni della provincia di Chieti, 103 della provincia dell’Aquila, 39 della provincia di Pescara e 36 della provincia di Teramo.
“Uno scenario che desta non poca preoccupazione”, commenta il deputato M5S Andrea Colletti. “Questi tagli andranno a colpire soprattutto le piccole realtà ed i Comuni medio-piccoli, dove il servizio postale ha un ruolo basilare soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. Inoltre il dato che emerge è che questo piano di tagli, messo in atto con il silenzio del Governo, contrasta con le norme UE che obbligano gli Stati membri ad assicurare la raccolta e la distribuzione degli invii postali al domicilio del destinatario. Lo stesso Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che ribadiva la necessità, da parte degli Stati Ue, di garantire il servizio universale ed il mantenimento degli sportelli postali nelle aree disagiate”.
«Sulla vicenda dal Ministero ci hanno voluto rassicurare dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti comunque due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma in base alle prime verifiche abbiamo appurato che non sono pochi gli uffici chiusi in via definitiva» proseguono i deputati abruzzesi Colletti, Vacca e Del Grosso «naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni».