PESCARA – Quattro anni per ricettazione l’ex assessore regionale alla Sanità della Giunta di centro destra Vito Domenici. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Pescara, nell’ambito del processo riguardante l’inchiesta Fira, che nell’ottobre del 2006 porto’ all’arresto dell’ex presidente della finanziaria regionale Giancarlo Masciarelli e di altre dieci persone, accusate a vario titolo di una truffa alla Regione e all’Unione europea da 16 milioni di euro.
Il Tribunale ha condannato a quattro anni anche l’imprenditore di Altino Marco Piccciotti. “Sono innocente nella maniera piu’ assoluta – ha detto l’ex assessore Domenici – ne sono piu’ che certo rispetto sia alle accuse formulate sia all’andamento processuale. Quattro anni sono troppi, ma lo erano anche qauttro secondi. E’ una sentenza non condivisibile come non lo erano le premesse su cui si e’ basato il processo. Un processo – ha aggiunto – pieno di contraddizioni e alla fine la sentenza e’ una contraddizione che segue perfettamente la linea del processo. Faro’ ricorso in appello”.
Il Tribunale di Pescara ha inoltre condannato a cinque anni di reclusione Paolo De Michele, Silvio Cirone, Ivan Marinelli e Giovanni Cirulli, per associazione per delinquere e truffa aggravata. Mentre l’ex direttrice della Fira Carolina D’Antuono e Pietro D’Arcangelo sono stati condannati a quattro anni di reclusione per il reato di associazione per delinquere. Il Tribunale ha condannato a quattro anni anche l’avvocato romano Pietro Anello per riciclaggio. Nella maggior parte dei casi gli imputati condannati erano legali rappresentanti di societa’ e membri delle varie commissioni di valutazione e di ammissione dei progetti.
Gli imputati accusati della seconda associazione per delinquere, tra cui l’ex assessore Domenici, sono stati assolti da questo reato perche’ il fatto non sussiste. Gli imputati condannati sono stati pero’ assolti da alcuni reati, mentre altri reati a loro carico si sono prescritti. De Michele, Cirone, Cirulli, Marinelli, sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e interdetti legali durante la pena. Domenici, D’Antuono, D’Arcangelo, Picciotti e Anello, sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni.
Il Tribunale ha inoltre dichiarato prescritti anche i reati a carico dell’ex titolare di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, dell’imprenditore televisivo Vincenzo Lanetta, e di altri imputati. Assolta per non aver commesso il fatto Giovanna Angelucci. Le societa’ imputate sono state condannate a sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minino di 30 mila euro ad un massimo di 150 mila euro.