LANCIANO – Si recavano a lavoro come tutti i giorni. Ma spesso avevano il “vizietto” di assentarsi dal proprio ufficio. E così il medico Maria Stella Vartuli e l'infermiere Angelo Morena, in servizio presso i distretti sanitari di Fossacesia e San Vito Chietino, sono stati posti agli arresti domiciliari con le accuse di falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa ai danni del servizio sanitario.
L'inchiesta, partita da un esposto di un cittadino e andata avanti per tre mesi, avrebbe accertato, attraverso pedinamenti e risconti documentali, che i due “attestavano falsamente di aver eseguito le prestazioni assistenziali sul proprio turno lavorativo – dalle ore 8 alle ore 14 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30/17.30 – laddove ripetutamente giungevano sul posto di lavoro e se ne allontanavano in orari diversi”.
Il comportamento del medico e dell'infermiere della Asl, secondo l'accusa, avrebbe indotto in errore l'azienda circa “l'effettività e la regolarità dello svolgimento dei turni di servizio, per ottenere il riconoscimento degli emolumenti in realtà non spettanti, con la circostanza aggravante di aver commesso il fatto in violazione dei doveri inerenti il pubblico servizio di continuità assistenziale e ai danni di un ente pubblico”.