L’AQUILA – Puntuale come un orologio svizzero negli anni precedenti è arrivato l’aumento dei pedaggi sulle autostrade abruzzesi. Cosa succederà quest’anno? “Siamo a pochi giorni dal 1° gennaio – scrive Gianni Melilla, il deputato abruzzese di “Sinistra Italiana”- e va impedito un nuovo aumento che colpisca pendolari, utenti, trasportatori in modo selvaggio e ingiustificato. L’anno scorso su 27 concessionarie autostradali solo 7 hanno ottenuto aumenti e tra di esse la nostra autostrada dei Parchi. Negli ultimi 13 anni l’Autostrada dei Parchi ha aumentato i pedaggi del 187%: dal 2009 al 2016 l’aumento è stato del 42,88%, a fronte di un aumento dell’inflazione del 10%, l’anno scorso il rincaro fu del 3,45% , il secondo più caro d’Italia”.
“Peraltro – incalza Melilla- la nostra autostrada è vecchia e insicura, non ha operato investimenti innovativi a livello energetico installando impianti fotovoltaici come, invece, ha fatto l’ autostrada del Brennero, anche essa di montagna, non ha nessuna stazione di servizio per il carburante, bar, ristorante e bagni per 100 chilometri da Chieti a Magliano dei Marsi e viceversa, nonostante la ripetuta promessa di farne una nella valle Peligna”.
Lancia un appello alla politica regionale ma anche alla associazioni in difesa dei consumatori Melilla dicendo: “Muoviamoci e chiediamo, come ho fatto mesi fa al Ministro Del Rio, di non concedere nel 2017 nessun aumento dei pedaggi a tutte le concessionarie autostradali, compresa la Autostrada dei Parchi. Chiedo a tutte le Istituzioni e alle forze sociali ed economiche di far arrivare in queste ore al Ministro dei Trasporti e al Governo la voce dell’Abruzzo degli operatori economici e dei pendolari che utilizzano l’autostrada per motivi di lavoro o di studio e non possono sopportare altri aumenti dei pedaggi autostradali”.