L’AQUILA – Abbassare la guardia dopo un evento sismico rilevante sarebbe uno sbaglio: “Occorre tenere ancora alta l’allerta sul territorio almeno per alcuni giorni. Siamo in una fase di assestamento e lo sciame sismico potrebbe progressivamente scemare, ma non e’ da escludere che possano verificarsi altre scosse importanti nel prossimo futuro.” Lo afferma il professore Emanuele Tondi, responsabile della sezione di Geologia dell’Universita’ di Camerino, in relazione al sisma del sesto grado della scala Richter che per la parte ascolana, ha avuto sicuramente origine dal movimento della faglia del Monte Vettore, la vetta piu’ alta della catena dei Monti Sibillini, ai cui piedi si trovano proprio il Borgo e le frazioni di Arquata del Tronto, nell’Ascolano.
” La faglia del Vettore, lunga 10 chilometri e profonda non meno di 25 – ricorda Tondi, geologo esperto e molto apprezzato – nella giornata del 24 agosto si e’ spostata di 20 centimetri da ovest verso est, provocando gli effetti che conosciamo. Il movimento di questa sezione locale della faglia piu’ grande che attraversa l’Appennino centrale, dovrebbe essere concluso ma non possiamo esserne certi. E’ necessario tenere la situazione sotto controllo per evitare ulteriori problemi alla popolazione e alle strutture.”
Secondo Tondi, potrebbero essersi messe in movimento, dopo la scossa di mercoledi scorso, altre faglie in Umbria e in Abruzzo, che bisogna quindi monitorare. L’universita di Camerino ha intanto avviato un programma di collaborazione con il Comune di Accumoli per verificare lo stato attuale delle abitazioni locali.