
PESCARA – Per la Cisl sarebbe “debole e incompleta” la proposta di abolizione di alcune Province. “Rappresenta per la nostra Organizzazione solo un primo passo per la realizzazione di un progetto di riorganizzazione del Paese, ormai non più rinviabile”. Lo dice il segretario abruzzese, Maurizio Spina .”Tutti i soggetti collettivi ed istituzionali – continua – devono cercare di cooperare al fine di evitare di drammatizzare un problema che rischia di lacerare l’Abruzzo in vecchi e nuovi campanili, Un rischio di cui non si avverte la necessita’, in un quadro di emergenza sociale ed occupazionale, che rappresenta l’unica e vera priorità da affrontare”.
La scelta di una riduzione parziale delle Provincie in Abruzzo – spiega ancora la Cisl Abruzzo – si presenta assai complessa ed è di difficile attuazione, in quanto non adattabile alle condizioni della Regione. Genera forzature senza poter costruire un riordino funzionale. L’Abruzzo per il numero di abitanti e per l’estensione territoriale va considerata come una Citta’- Regione.
”E’ necessario ricercare una soluzione equilibrata che tenga conto delle vocazioni territoriali, della mobilita’ dei cittadini, seguendo le direttrici dello sviluppo locale e dei servizi – conclude Maurizio Spina -. La proposta che verrà trovata resta per la Cisl Abruzzo una soluzione transitoria che deve portare al completo superamento del livello Provinciale, gia’ dalla prossima legislatura”.