
LANCIANO – La rimozione del cosiddetto vinil amianto presente nell’ospedale Renzetti di Lanciano sarebbe “assurda e pericolosa”. La denuncia arriva da Gianluca Castaldi, senatore del M5S. Lo stesso Castaldi parla di “omissioni” e sottolinea che “si continua a operare nottetempo con i lavori di bonifica scollando, rompendo e raschiando il pavimento; il tutto senza alcun accorgimento nei confronti del personale, dei pazienti e dei lavoratori stessi. Per bonificare l’amianto ci sono regole scritte e rigide. Le mattonelle in vinile amianto nell’ospedale Renzetti, dal 2003 a oggi, hanno subito rotture, abrasioni, scheggiature, ovvero hanno subito un principio di deterioramento che doveva essere monitorato dalla figura del responsabile dell’amianto”. Secondo l’esponente pentastellato, la Asl ad oggi “ha bonificato solo alcuni spazi, ovvero il corridoio sopraelevato e il SERT, ma non il Pronto Soccorso, dove comunque era certa la presenza di amianto”.
Pronta arriva la replica di Anna Suriani, responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della Asl, che rimanda al mittente le accuse di Castaldi: “Sostenere, senza avere conoscenza alcuna né della materia né dello stato dei fatti, che la presenza di amianto determini un rischio addirittura “letale” per i lavoratori come per la popolazione che frequenta quei locali, significa paventare pericoli inesistenti. La presenza di pavimenti in vinil amianto, come documentato nella letteratura scientifica, non costituisce un problema urgente di salute pubblica, e gli stessi delicati lavori di rimozione, condotti con procedure e tecniche di facile applicazione, sono in grado di evitare la contaminazione ambientale da parte di fibre di amianto”.
Suriani sostiene che “i pavimenti in vinil amianto (linoleum) largamente usati nei decenni ‘60-’80, dato il basso costo, per la pavimentazione di edifici pubblici” sono sicuri, in quanto “l’amianto è fortemente inglobato in una matrice resinosa, e il rilascio di fibre è estremamente improbabile”.
La Asl ha comunque attivato una serie di iniziative per garantire la sicurezza delle persone, tra le quali “l’aggiornamento del monitoraggio dei manufatti contenenti amianto, l’informazione al personale e la predisposizione di cartellonistica, proseguendo un’attività costante di rimozione dei manufatti che negli ultimi anni ha registrato ben 17 interventi di bonifica”.