ORTONA – Sono cinque i viadotti finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura nel filone d’inchiesta partito dal fascicolo sul crollo del ponte Morandi a Genova. Tra questi c’è anche il ponte Moro sull’A14 in Abruzzo. I nuovi indagati avrebbero modificato, “edulcorandole”, le relazioni sullo stato dei cinque viadotti controllati, ritardandone i lavori di manutenzione: il Pecetti e il Sei Luci di Genova, il viadotto Gargassa a Rossiglione, il Paolillo sulla Napoli-Canosa e il Moro sull’A14 nel territorio comunale di Ortona in provincia di Chieti.
Secondo l’accusa, le certificazioni rilasciate sullo stato dei viadotti non erano corrispondenti al vero stato delle infrastrutture attenzionate. La circostanza era emersa negli interrogatori dei testimoni durante le indagini della Procura di Genova sul crollo di ponte Morandi.
Il ponte Moro è lungo 1123 metri, consta di 25 campate e la sua altezza massima è di 45 metri. La sua costruzione fu ultimata nel 1968, un anno prima dell’apertura al traffico del tratto autostradale.