L’AQUILA – Mantenere in conti in ordine, eliminare gli sprechi, valorizzare il capitale umano a disposizione, investire in prevenzione, valorizzare le eccellenze e le best practise, garantire un’offerta sanitaria pubblica di qualità e creare una maggiore integrazione tra sanita’ pubblica e privata. Sono alcuni degli otto punti qualificanti della strategia ”Sanità Abruzzo 2.0” delineata dal presidente della Regione e Commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, per affrontare al meglio i nuovi scenari della sanita’ del futuro. Il Presidente li ha illustrati questa mattina a Pescara in occasione di una tavola rotonda organizzata dall’Universita’ telematica Leonardo da Vinci.
”La spending review – ha esordito Chiodi – inciderà poco sulle nostre scelte visto che sul fronte dei posti letto, ad esempio, abbiamo gia’ raggiunto l’indice del 3,7 per 1000 abitanti che poi e’ proprio lo standard fissato dal Governo. Così come abbiamo ridotto in maniera considerevole il tasso di ospedalizzazione, passato dal 200 per 1000 abitanti del 2008 al 179 per mille del 2011. E’ stato messo in atto, inoltre, il piano per la riduzione delle prestazioni inappropriate – ha proseguito – e sono stati riconvertiti quattro ospedali che, avendo una casistica assai limitata, si rivelavano troppo pericolosi per la salute dei cittadini”.
Chiodi, poi, analizzando alcune criticita’ del sistema, ha confermato che “il completamento della rete di emergenza-urgenza rappresenta una priorita’ assoluta poiche’ significherebbe non solo migliorare la nostra offerta sanitaria ma diventare anche un modello di riferimento nazionale. Per questo ci ispiriamo al modello israeliano che, in questo campo, e’ all’avanguardia mondiale. Cosi’ come si puo’ e si deve migliorare sui Livelli Essenziali di assistenza per i quali il Ministero ha imposto il raggiungimento del benchmark, cioe’ uno standard considerato virtuoso. In effetti, – ha osservato Chiodi – non abbiamo ancora raggiunto questo traguardo ma non gli siamo stati mai cosi’ vicini come adesso.
Chiodi è intervenuto sul capitolo ticket:”Vorrei sfatare un altro mito – ha chiarito Chiodi – la Regione non ha imposto un solo ticket sanitario al contrario di quanto si possa pensare. Lo hanno fatto, invece, i Governi nazionali, con Tremonti prima e con Monti poi, che hanno obbligato le Regioni ad adeguarsi. Che poi ci sia stato un abuso di richieste di prestazioni e di farmaci come e’ accaduto in occasione del sisma aquilano, quando attraverso la concessione ai cittadini del codice di esenzione T09, sono letteralmente esplose le richieste di prestazioni sanitarie e di farmaci”. Il presidente, rivolgendosi poi, agli operatori della sanita’ ha rivolto loro un appello per “una collaborazione fattiva che contribuisca al raggiungimento dell’obiettivo di coniugare il processo di risanamento in atto con la ricerca continua del miglioramento della qualita’ dei servizi”.
Sull’abbattimento delle liste d’attesa, infine, Chiodi ha ribadito il suo impegno di presidente della Regione e di Commissario ad acta. “Sui giornali si legge spesso di tempi biblici anche per effettuare un esame di routine – ha affermato Chiodi – ma poi, se basta conoscere un semplice operatore sanitario per abbreviare i tempi, c’e’ qualcosa di perverso nel sistema. E a tal proposito, si potra fare poco per migliorare la situazione se certi comportamenti continueranno ad essere perpetrati”.