CEPAGATTI – “I cantieri Terna per l’elettrodotto Villanova-Gissi sono andati sott’acqua a causa di una piena di modeste dimensioni, dovuta al maltempo. L’acqua ha invaso cantieri e aree in cui dovrebbero sorgere altri sostegni”. Lo denuncia il Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua, chiedendo alla Regione e al Ministero dell’Ambiente di “fermare tutto, in autotutela, prima che accada l’irreparabile”.
Insomma, comitati ed associazioni, che da tempo si battono per bloccare l’opera, tornano a denunciare la pericolosità del progetto che “non può essere definito di pubblica utilità, insistendo su aree ad alto rischio idrogeologico. Dei 151 tralicci previsti dall’opera, 55 dovranno essere realizzati su aree ad alto rischio idrogeologico e alcuni addirittura dove insistono frane tuttora attive sul territorio”, denuncia Augusto De Sanctis del Forum Abruzzese Movimenti per l’Acqua.
“Piloni a rischio esondazione dovrebbero essere costruiti non solo su Pescara, ma anche sul Sangro e sul Sinello. Per questo riteniamo che la Regione Abruzzo, titolare delle competenze sull’autorità di bacino, e il Ministero dell’Ambiente, responsabile della Valutazione per l’Impatto Ambientale, debbano immediatamente revocare in auto-tutela le autorizzazioni rilasciate. Prima che accada l’irreparabile”, ha continuato De Sanctis, “si chiede a tutti coloro che hanno delle responsabilità, dirette o indirette, eventualmente anche alla Magistratura, di intervenire per accertare se tutto ciò possa essere in regola”.